Come è stato così facile innamorarsi della persona che più odiava? Chi diavolo pensava di essere quel ragazzo? Come poteva stare lì, sul pavimento, splendido e meraviglioso, e far sentire Harry in un vortice di desiderio, quando quindici minuti prima gli aveva fatto venire brividi di dolore? Dio, lo odiava. Voleva fracassargli la faccia a pezzi. Il problema era che più di questo, voleva baciarlo. Tra le due opzioni, avrebbe scelto istantaneamente la seconda. Una storia di nemici mortali con un tocco di calcio, lussuria e dramma familiare. La storia "Unbelievers" dal punto di vista di Harry. !! La storia non appartiene a me ma a isthatyoularry su ao3. Io mi occupo solo della traduzione fatta per un piacere personale !!

Louis ha appena chiuso il suo ultimo tour, l'estate si è assopita come un gatto pigro e soddisfatto, e tutto quello che vuole è tornare a casa per un po', soprattutto per rivedere la sua sorellina, Lottie, e godersi un po' di meritato riposo, lontano dalla fama. Non aveva calcolato, in ordine: la squadra di calcio della scuola elementare di sua sorella, sprovvista di un allenatore, la curiosità di una bambina di nove anni che non vede il suo fratellone da dieci mesi, ed Harry. Oppure, dove Harry è un quieto maestro delle elementari con un Golden Retriever e una casa con un albero di mele in giardino, l'ultimo arrivato in un minuscolo paesino dove non voleva attirare l'attenzione di nessuno, tranne che di Louis.

Louis ha sempre fatto parte di una famiglia strana. Ad essere sinceri, davvero, è Louis stesso ad essere strano: è un medium, e ogni giorno gli succede qualsiasi cosa, tra sussurri, disegni che non capisce, attimi di incoscienza e altri eventi paranormali che gravitano attorno a lui. I suoi coinquilini lo aiutano come possono, ma attorno ad Halloween diventa più difficile: è anche per questo che tutta la famiglia si ritira nelle campagne per una settimana, così da poter ripercorrere gli antichi riti in pace. Il problema si pone quando, da qualche anno, anche i fidanzati sono invitati: quello di Louis ha deciso di tradirlo giusto in tempo, e lui non sa come presentarsi da solo, terrificato dall'umiliazione. L'unica soluzione sembra uno dei suoi coinquilini. Ma perché poi proprio Harry? Oppure, dove Louis ha bisogno di un finto fidanzato per il suo ritiro-di-famiglia-paranormale, pur di avere salva la faccia, ed Harry sa aspettare davvero, davvero tanto.

Quando Harry vuole chiedere a Louis di uscire, lo fa con un quantitativo di ansia quasi ridicolo, ma almeno non fallimentare. Quando gli dà buca, invece, per quanto la motivazione sia irreale, è anche vera, solo che Louis non ci crede minimamente. Nel mese e mezzo successivo, Harry deve subirsi le cattiverie di Louis, senza potergli provare che, probabilmente, l'unica cosa che voleva era andare a cena con lui. Oppure, dove Niall ha un video che potrebbe testimoniare il tutto (ma solo perché filma qualsiasi cosa), ma crede che semplicemente le cose tra loro non abbiano funzionato. E se lo fa uscire con un mese di ritardo. (Oh, e c'era un fenicottero, a casa di Harry. Chi potrebbe mai credere a una cosa del genere?)

Non sta succedendo davvero. Louis deglutisce guardandosi intorno nervoso mentre fa su e giù con la gamba peggiorando la situazione. Il sedile blu del pullman è scomodo e ringrazia ci sia poca gente. Louis sente i suoi umori macchiargli gli skinny neri e ha una gran voglia di piangere mentre tira su con il naso silenziosamente e tiene lo sguardo alle fermate. Sente la voglia di farsi riempire fin nelle viscere e cerca di scacciare quella sensazione muovendosi a disagio sul sedile per alleviare la voglia. E' talmente frustrato che non fa caso alle porte che si aprono lasciando passare un po' della neve che scorre fuori. Quando però sente qualcuno fermarsi proprio al suo fianco s'irrigidisce. L'odore dello sconosciuto è qualcosa d'improponibile. Un odore selvaggio che lo fa boccheggiare e affonda i denti appuntiti nella carne fragile del suo labbro per non gemere. Il pullman riprende la sua corsa e adesso l'uomo è seduto dall'altra parte del mezzo e Louis maledice quello sguardo che gli brucia la schiena. Non ce la fa a resistere quando l'uomo sistema la sciarpa e tutto il profumo mascolino del tipo vola alle sue narici facendolo guaire leggermente. Le sue guance si colorarono mentre si gira per la curva presa dal pullman e incontra due sfere verdi accese e affamate che lo fissano curiose. Una scarica di brividi lo percorre e nota che lo sconosciuto ha un'enorme bocca a cuore rosso ciliegia e se la mordicchia mentre tiene un lungo cappotto nero a coprirgli il corpo se non per le gambe chilometriche stese sul pavimento del pullman. Porta degli stivaletti e una sciarpa bordeaux mentre ha dei particolari ricci che arrivavano sotto le orecchie che Louis strattonerebbe volentieri. Solo quando si accorge dei suoi pensieri e che lo fissa da troppo tempo avvampa voltandosi riprendendo a fare su e giù con la gamba nervosamente. Quegli occhi. Quegli occhi coperti totalmente da una pupilla dilatata e quell'odore, Louis non se li sarebbe dimenticati troppo presto.

Harry e Louis si odiano (in maniera allusivamente simile a un antipatico flirtare) per una stronzata di cui nessuno dei due parla, che riguarda posti auto, uova e una serata al pub usata per unire due gruppi di amici. E dopo tre mesi da questo avvenimento, è ovvio che la comitiva ancora in vita proponga, per la settimana bianca di gennaio, una vacanza insieme. Harry la adora, la neve, ma non passerà mai dieci giorni chiuso in una baita con Louis Tomlinson. Dovessero ucciderlo. Oppure, dove Louis scopre le Cioccolate Pacificatrici, la personalità e le labbra di Harry, la neve (che lo irrita, ma solo leggermente), i pasti sacrificati e le crepes salate. Tutto questo perché ha nevicato e sì, sì, sono bloccati da soli nella baita numero ventotto. (POV invertito disponibile sul profilo - Let It Snow)

Louis pensava di iniziare il suo secondo anno ad Oxford in tanti modi (dando un pugno dritto in faccia ad Harry, per esempio), ma davvero, tra tutte le opzioni non credeva avrebbe mai contemplato quella di andare regolarmente a letto con la persona che odia di più. Perché di Harry odia i soldi, i voti perfetti, gli stupidi vestiti e la stupida biciletta e il sorriso da copertina, e sì, forse, probabilmente, se glielo lasciate fare, lo picchierà lo stesso. Oppure, dove Harry scrive una lista di regole pur di continuare a vedere, e senza nessun altro fine se non quello fisico, Louis. Che tra parentesi non sopporta. E non c'è niente di romantico, in questo.

Quello degli amanti nati sotto una cattiva Stella è solo uno dei tanti concetti presenti nelle opere di Shakespeare di cui Louis Tomlinson si è innamorato. Porta la sua passione con sé quando raggiunge Villa Paride, il luogo in cui trascorrerà il weekend in visione delle nozze di Zayn Malik e Liam Payne, il suo migliore amico. Nel tentativo di mettere a loro agio gli ospiti, i promessi sposi organizzano un gioco per il quale ogni invitato, dopo una scelta casuale, dovrà impersonare una delle condizioni che portano due persone a conoscersi. Il castano è pronto a tutto nel momento in cui pesca Il Destino, ma non all'arrivo di un ragazzo dalle labbra rosse come rose e gli occhi in fiore. Quando si presenta a lui come La Coincidenza, Louis non tarda a capire che, tra loro, di casuale non potrà mai esservi nulla. Dove Louis tenta di trovare la Poesia nascosta in ogni cosa ed Harry è l'unico a racchiuderne l'essenza in uno sguardo. StarcrossedLovers/AU La storia contiene una lunga serie di citazioni di William Shakespeare ed alcuni riferimenti alla letteratura inglese: le spiegazioni necessarie si troveranno nei commenti.

Louis ed Harry si conoscono quando i loro gruppi di amici, complici Ed e Tea come improvvisa coppia fissa che non ha certamente voglia di essere sola ogni sera, iniziano ad uscire insieme. Sono incredibilmente attratti uno dall'altro, ma nessuno dei due vuole una relazione che potrebbe rovinare tutto, e impedire ai loro amici di vedersi tutti insieme. Apparentemente, essere amici con benefici per qualche mese (dopo aver provato a resistersi, o almeno un po') è una soluzione, ma una frase può rompere tutto. Basta che delle stupide carte sistemino il resto. Oppure, dove Niall compra un gioco decisamente troppo esplicito per due che sono solo amici, e quando c'è di mezzo l'alcol Harry diventa ingestibile, e Louis diventa protettivo. Anche se formalmente non si parlano (Harry non gli parla, Louis ci prova).

Harry/Louis | Pirate!AU, Pirate!Louis, Mermaid!Harry | 18,6k parole. Una storia in cui Louis è costretto a fare i conti con i suoi sentimenti ed Harry a rivedere cosa per lui è realmente importante, o una storia in cui i due devono evitare che una delle più feroci guerre si scateni contro il mondo degli umani e quello delle sirene. Dalla storia: "Adesso non ci resta che aspettare l'eclissi" rispose Harry, lo sguardo volto in alto a guardare il cielo e la luna che prepotente brillava sul loro capo. "Quando sarà?" domandò il pirata, sedendosi a bordo di quel piccolo laghetto. "Non fra molto, la luna è già alta in cielo" rispose il riccio, sedendosi accanto a Louis e rannicchiandosi accanto alla sua figura, che fu subito accolta fra le braccia del capitano. "Proprio qui si sono amati Syria e Brian, una sirena ed un principe; un amore tanto bello, quanto fatale" sospirò il Harry, lasciandosi alle carezze dell'altro. Louis annuì. "Mi hai raccontato la storia" fece un attimo di pausa, affondando il naso nei ricci dell'altro e beandosi del suo odore. "Noi non faremo la stessa fine." "Ma come Louis?" chiese con voce quasi tremolante Harry. "Quando tutto sarà finito io ritornerò ad avere una coda e dovrò passare la maggior parte del mio tempo al castello. Lontano da te e dal tuo mondo." "Ti aspetterò ogni volta Harry" gli promise Louis, alzandogli il viso con una mano. "Non rinuncerò a te" affermò con tono sicuro.