𝐒𝐎𝐅𝐓 𝐃𝐀𝐑𝐊 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐂𝐄 Bugiarda patologica e insensibile cuore di ghiaccio. Rachel Conder nasconde tutt'altra natura dietro il viso innocente e i grandi occhi color miele. Decide di lasciarsi alle spalle un anno burrascoso e scappare da Boston. Il suo aereo sbarca nella caotica Chicago, dove frequenterà la maestosa Arlington High School. Noto istituto di cui la fama precede indicibili segreti e crimini sepolti dalle menzogne. Una fama macchiata di sangue, di cui tutti i pettegolezzi puntano la colpa su un gruppo di ragazzi. Tre ragazze e cinque ragazzi. Tanto attraenti quanto temuti. Popolari ma al contempo irraggiungibili. Tutti l'avvertono, tutti le dicono di stargli lontana. Ma una serie di coincidenze un po' troppo forzate, porterà Rachel ad avvicinarsi sempre di più e immischiarsi nei loro affari. Entrerà in un mondo di amicizie basate sulla manipolazione e di amori non corrisposti. Le apparenze ingannano, e Rachel lo sa fin troppo bene. Ne è la incarnazione. Però senza di quelle come si fa a sopravvivere? «Nessuno è davvero pulito»

Per quel paio d'ali d'oro avremmo pagato tutto l'oro al mondo. Per quel traguardo, saremmo disposti a fare di tutto. Una musica che mi brucia nelle vene come sale grosso sulla lingua. Un fuoco. Una malattia. Solo questo e un paio d'ali, per andare un po' più in alto. E tu, Maude, tu sei il mio paio d'ali, pensai. Cari lettori e care lettrici, la storia è in fase di riscrittura. Vi consiglio, quindi, di seguire le mie istruzioni per una lettura/rilettura agevolata e priva di confusione. I capitoli esistenti verranno aggiornati di settimana in settimana, uno a settimana, preferibilmente nel weekend. I capitoli revisionati verranno visibilmente contrassegnati per facilitare la lettura.

ATTENZIONE: prima di aprire questa raccolta dovete leggere "HAZE"! Clarity significa letteralmente chiarezza, lucidità. Non servono altre parole per descrivere questa raccolta di brevi pensieri/scene di vita quotidiana che hanno luogo dopo l'epilogo finale di Haze, la storia di Ariel e Louis interamente dominata dalla nebbiolina fitta e insistente che oscurava i pensieri di Ariel. Ora che la sua mente è finalmente libera e i suoi pensieri più chiari, lucidità e trasparenza sono le parole chiave che domineranno l'intera raccolta.

Mi chiamo Ariel Reed e ho ventidue anni. Vivo a Brisbane, in Australia, e sono stata in coma per nove mesi in seguito a un incidente. Mi sono ripresa abbastanza bene, il mio cervello non ha nessun difetto; riesco a fare tutte le cose che mi servono, non sono paralizzata e non ho riportato alcun deficit cerebrale che mi impedisca di vivere una vita normalissima. Apparentemente, è come se non mi fosse successo praticamente niente. C'è solo un piccolissimo problema: non ricordo assolutamente nulla di tutti i miei ventidue anni di vita prima del coma. ~ COMPLETATA: 13 Ottobre 2018 ~