Lo lasciò solo dentro la stanza, consapevole che, sebbene alcune guerre possano essere combattute fianco a fianco, ce ne sono altre che vanno affrontate in solitario. Dorian doveva combattere la propria guerra. Non era la prima per lui: in questo si fondava la speranza di Annabel. Lui aveva sempre vinto. Stavolta, però, non impugnava un'arma.

I nostri Dei sono protettori e magnanimi. Stringono una penna d'oca in mano e quando tu commenti uno sbaglio aspettano ed aspettano in attesa che te ne penta. Se questo non accade, col cuore infranto, annotano il tuo peccato. Non chiudono mai il libro, in attesa che chi ha errato possa rimettere la propria anima. I nostri Dei sono forti e pazienti, amano l'uomo come figlio e da lui non pretendono altro se non fede e rettitudine. Le vostre Dee invece sono Dee spietate: esse usano gli uomini come marionette, senza curarsi del loro animo o della loro persona. Sacrificano tutto ciò che è sacrificabile: ed ogni cosa è tributo agli occhi di un Dio.

Zoë Marie Turunen si crede un mostro. Divisa fra la tua terra natia, la Finlandia, e la vita che è stata costretta a costruirsi in Cornovaglia, da qualche tempo si sente diversa: da anni è abituata a sentire cose che non dovrebbe e da anni incubi orribili la tormentano, gli stessi che ora sembrano essersi trasformati in visioni seducenti, dove un uomo misterioso la chiama a sé. Zoë non lo ha mai visto, ma nutre per lui sensazioni contrastanti, capaci di far breccia nella maschera che indossa. Ed è quando in una notte d'agosto viene condotta contro la sua volontà in un Paese straniero che quegli stessi sogni diventano realtà. Zoë non sa cosa stia accadendo, ma ritiene che i fratelli che la tengono in ostaggio nascondano più di quanto ammettono, ed è nel momento in cui uno di loro, Victor, si rivela essere colui che la tormenta nel sonno, che lei capisce di voler andare a fondo nella faccenda. I tre dichiarano di aver bisogno di lei per salvare l'Æternae, la corte degli immortali: tutti loro, infatti, fanno parte di una razza antica come il mondo, creata dagli dèi per sorvegliare l'umanità, e con quelle creature Zoë si sente finalmente completa, ma non ha idea di quali siano le loro vere intenzioni. E sarà fra convenienti alleanze, personaggi singolari e una realtà che riteneva irreale, che Zoë capirà quanto la verità possa ferire e quanto l'amore e la fiducia possano essere pericolosi. Tutto, fra le braccia di chi dovrebbe considerare nemico. Cover meravigliosa af di @Saintjupiter Copyright © 2017 by Robin R. Night. Diritti riservati. La copia parziale o totale è punibile legge.

[ • Conclusa e in revisione • ] Anno 2204. Quando il Sole è diventato velenoso, gli esseri umani hanno cercato una soluzione nell'ingegneria genetica, mutando il DNA di alcuni soggetti per sopravvivere. La mutazione ha però dato vita a una nuova razza dominante, che ha bisogno di sangue per sopravvivere. L'ultimo baluardo della società umana si è dovuta nascondere sotto terra, mentre coloro che vengono catturati diventano prede e giocattoli dei nuovi padroni della Terra. Quando Shari viene catturata sa già che per lei è la fine: è una Selvatica, e sarà brutalmente dissanguata per il piacere dei suoi cacciatori. Ma tra di loro c'è Gareth, fratello del Reggente di Londra, che vede in lei l'ultima speranza di essere perdonato per le atrocità commesse. Riuscirà a salvarla? • Storia vincitrice ai Wattys 2017 categoria "Letture Mozzafiato" • Cover credits: @Skadegladje

[ • Libro II della dilogia Dies Sanguinis • ] Dal Dies Sanguinis, ogni cosa è cambiata. Londra ha un nuovo Reggente, assetato di potere e rivalsa. Mentre i clan devono adattarsi ai numerosi cambiamenti, Kain Leinster cerca di capire quali siano i piani del suo ambiguo padre e, soprattutto, in che misura ne faccia parte. In lui si fa sempre più intenso il desiderio di fuggire, ma le catene che lo trattengono sono più forti del semplice acciaio. Nei Rifugi, intanto, Helena passa le giornate coltivando spezie, domandandosi se, dopotutto, la sua non sia la vita di un fantasma. Stanca di essere invisibile, decide di scoprire qualcosa di più sul bellissimo vampiro intrappolato in una delle celle di massima sicurezza. Gareth, Princeps di Londra, è stato catturato dai Selvatici e rinchiuso in una prigione dove, debole e affamato, pianifica la sua vendetta verso coloro che hanno distrutto la sua vita. Non vorrebbe, ma uno solo è il dubbio che lo attanaglia. Cosa ne è stato di lei? • Cover credits: @Skadegladje

!!!MODIFICHE IN CORSO!!! Programma Costruzione del Futuro, Anno 210 post Anni Bui. [ATTENZIONE! SPOILER DI CRISALIDE!] Fauve, conosciuta nel Programma come Moyenne, ha fatto la sua scelta: il Fronte di Liberazione, creatura di sua sorella Syria, è il nemico contro cui combattere. In gioco ci sono le vite dei due milioni di partecipanti al Programma e lei non può che scegliere la fazione opposta, protettrice della morte naturale del Programma e degli Slyder. Lei, quale Slyder, può modificare il Programma dal suo interno, e per questo il Fronte la cerca e farà di tutto per riaverla tra le proprie fila. In una mirabolante avventura in bilico tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra misfatti, omicidi e amori struggenti, Fauve deve essere pronta a sacrificare tutto, anche sé stessa pur di combattere una guerra che non sente come propria. Dopo il successo di "Crisalide" come vincitrice ai Wattys 2020 nella sezione fantascienza, continuano e si concludono le vicende di Fauve, Andre, Rhys e gli altri piccoli grandi eroi che abbiamo finito per amare, in "Animula", sequel e volume conclusivo delle Cronache del Tempo della Fenice. Dal Capitolo 8: «Ho sempre pensato che la felicità fosse un treno sul quale non mi fosse permesso salire. Un treno che vedevo sfrecciarmi davanti, sempre affollato, sempre in festa. Erano tutti lì, su quel treno, io solo sulla banchina deserta, in attesa del biglietto» continuò, e nelle sue parole mi sembrò di vedere me, su quella stessa banchina, ugualmente desolata. «Poi qualcuno si è seduto sulla stessa panchina su cui io attendevo il mio treno per essere felice. Qualcuno che non lo rincorreva smaniosamente, come me, quel treno. Quando ti ho vista in quel vicolo, nel vicolo a Svik dove ti sei imbattuta in Rhys, nel vicolo dove hai lottato per vivere, ho riconosciuto un'anima affine. Animula vagula blandula. Piccola anima smarrita e soave. Sei sempre stata questo, un'animula. La mia animula».

È l'istante trattenuto prima del volo. Fauve Lancaster entra nel Programma convinta di attraversare una prova di merito, e scopre invece un ecosistema instabile fatto di corridoi dove la memoria si piega alle regole, di talenti che non si insegnano ma si riconoscono, di "Cerniere" in cui l'occhio che osserva perde nitidezza. Qui incontra i ribelli, qui impara che sopravvivere non è lo stesso che vivere, e che le domande giuste valgono più dei risultati giusti. Crisalide è l'arco dell'incertezza: identità in costruzione, fiducia come rischio, dignità riconquistata un passo doloroso alla volta. È l'inizio della frattura tra ciò che il Programma dice e ciò che fa.