Mitologia/Fiaba!AU in cui Louis è una fata delicata con un temperamento che vuole essere intimidatorio, ed Harry adora fare del male alla gente, dal momento che è uno spirito maligno. Naturalmente, si odiano a vicenda. (Con la partecipazione di Liam, il lupo grande e non così cattivo che ha un debole per gli umani. Zayn, un umano dall'aspetto soprannaturale, e Niall, il cupido che vuole solo che il suo lavoro sia più facile. - PS: la storia non è nostra, ma solo una traduzione. Tutti i diritti vanno all'autrice originale, che è stata molto gentile a darci il permesso di tradurre.

Louis ha un problema con due cose: gli ombrelli e le scadenze. La cosa non dovrebbe sconvolgere di troppo la sua vita, se non fosse che, la mattina della scadenza per una consegna di una tela, piove come non faceva da anni e lui, per partito preso contro gli ombrelli, non ne possiede nemmeno uno. Da studente di arte sa, che non può lasciare che il suo lavoro si scontri con il temporale che sta passando sull'università, ma sa anche che Niall lo segue in questa crociata senza senso perché lo trova divertente e Liam, contrario a qualsiasi sia il motivo per cui Louis non usa gli ombrelli, non gliene presterà mai uno. Così impara, a ridursi sempre all'ultimo. L'unica cosa che può fare Louis, a questo punto, è chiedere un passaggio al primo ombrello che passa, sperando che non lo mandi a quel paese. Che poi prenda un colpo di fulmine per quello che lo porta, alla fine, è una coincidenza. Forse è colpa della tempesta. Oppure, dove Louis tenta di disegnare Harry pur di ritrovarlo, beccandosi un'influenza per fare una cernita degli studenti di musica non appena arriva il primo temporale; ed Harry, impegnato a piangere come se avesse delle gocce di pioggia sulle ciglia, vede la sua bolla di tranquillo pessimo umore rotta da una preghiera, occhi azzurrissimi e una tela che si prende un po' di spazio del suo ombrello verde.

Louis ed Harry si conoscono quando i loro gruppi di amici, complici Ed e Tea come improvvisa coppia fissa che non ha certamente voglia di essere sola ogni sera, iniziano ad uscire insieme. Sono incredibilmente attratti uno dall'altro, ma nessuno dei due vuole una relazione che potrebbe rovinare tutto, e impedire ai loro amici di vedersi tutti insieme. Apparentemente, essere amici con benefici per qualche mese (dopo aver provato a resistersi, o almeno un po') è una soluzione, ma una frase può rompere tutto. Basta che delle stupide carte sistemino il resto. Oppure, dove Niall compra un gioco decisamente troppo esplicito per due che sono solo amici, e quando c'è di mezzo l'alcol Harry diventa ingestibile, e Louis diventa protettivo. Anche se formalmente non si parlano (Harry non gli parla, Louis ci prova).

Louis vuole davvero uscire con i suoi amici, quel sabato, e riesce a strappare (incredibilmente) un babysitter per tenere d'occhio le sue sorelle nel mentre. Ma quando vede il suddetto babysitter alla porta, tutto capelli ricci e occhi enormi, decide una cosa. Cadesse il mondo, deve rimanere a casa, quel sabato. Assolutamente. Oppure, dove Harry ha una cotta per il suo vicino da sempre e Niall lo convince a smettere di guardarlo e iniziare, magari, a parlarci.

A volte, per le migliori storie basta solo una cotta che si finisce per odiare e uno stupido scherzo che no, Harry, non era per te, se solo ti dessi la pena di capire. O almeno questa è la cornice di Louis, arciere e Specialista, che prova a riconquistare Harry, la fata della terra più indispettita dell'Accademia, senza dubbio. E quando i nuovi dormitori impongono un cambio di compagno di stanza nel secondo semestre, buona parte della magia è compiuta. Il resto è tutta di Harry. Oppure, dove Harry e Louis hanno passato il primo anno a guardarsi senza parlare, e quando hanno parlato non è andata per niente bene. Da lì in poi, è solo un disperato e continuo tentativo di Louis di provare all'altro che no, non è così male, e che sì, farebbe di tutto, per dimostrarglielo.

Ci sono cose in cui Louis, per partito preso, non crede. Il destino, i fantasmi, il karma, la fortuna, Dio. I tarocchi. Per questo motivo, quando il suo amico eterno festaiolo Liam gli propone una serata proprio con quel tema, in un locale, lui all'inizio rifiuta, perché è una delle cose che meno vorrebbe fare al mondo, stare rinchiuso in una stanza circondato da una banda di credenti in un mucchietto di carte disegnate. Ma alla fine, solo perché è Liam, si fa convincere a trascinarlo lì. Non può sapere (chi lo sa mai, con il destino?) che proprio lì, con la sottile complicità di un barista (e non solo), incontrerà uno dei ragazzi più affascinanti di sempre, che, però, sa che la sua carta ce l'abbia qualcuno di specificatamente scelto. Insomma, Harry non crede, nei tarocchi, ma in una serata dove devi parlare solo con l'altra persona che ha il tuo stesso simbolo, aveva bisogno di una mano da Niall (l'organizzatore, ovviamente) per scaricare qualcuno come si deve, senza poter essere evitato, e quindi fingere di esserne un fedele seguace. Ma aveva sottovalutato tutto. E tutti. Oppure, dove Louis non crede nei tarocchi e spera che Harry faccia lo stesso perché assolutamente stregato da lui, e dove Harry non ci crede davvero, ma quella sera li usa per scaricare chi non vuole essere scaricato. Complici un Arcano Maggiore, Niall, che forse non ha capito il piano (o non ha voluto), e Zayn, che invece l'ha capito benissimo. Il suo, però.

Harry e Louis si sono lasciati, anche se nessuno crede che l'abbiano fatto sul serio- Non dopo quattro anni di relazione, almeno. Si sono divisi tutto: i vestiti, i libri, le foto, i gatti, e adesso quella che una volta era casa loro é vuota per metà, e loro, da un mese, non si parlano, e fanno finta che il buco nel mezzo del loro cuore non esista, perché diciamocelo, sanno essere tanto innamorati quanto orgogliosi. Finché non ti chiama un'agenzia di viaggi, comunque. Oppure, dove Louis aveva prenotato un viaggio alle Hawaii per fare ad Harry la domanda delle domande e non sa come non perdere i soldi, e allora chiede al suo ex-ragazzo fresco di rottura di provare a godersi l'esperienza, tra attività per coppie (cosa ti aspetti, da una vacanza romantica?), stanze con petali e anelli nel cassetto.

Con cornice una vacanza di un mese ad Amalfi, Louis conosce Harry tra creme solari, gelati al limone, pessime (davvero pessime) colazioni ed Harry conosce Louis tra colpi di fulmine in aereo, liquori italiani e cloro di una piscina che dà su uno dei paesaggi più belli del mondo. Sarebbe una storia estiva da sogno, governata dal potere bellissimo della casualità, se entrambi, una volta a casa, non si riportassero dietro uno o due sentimenti di troppo. Oppure, dove pur di affittare una villa per un mese a un prezzo stracciato vengono uniti due gruppi, che si conoscono il primo giorno di agosto e capiscono, in capo a quarantotto ore, che i loro due amici si sono presi una bella sbandata uno per l'altro, che sa un po' di mare del Sud Italia e un po' di casa loro. E di corndogs.

Ci sono cose che nella vita non puoi superare. Ci sono persone che a meno di trent'anni non dovrebbero morire. Non se sono i tuoi migliori amici e hanno un figlio meraviglioso che avrebbe dovuto chiamarti zio e crescere con la coppia più innamorata che Louis abbia mai visto, quella che non aveva avuto paura di niente, quella che sembrava immortale. Ma una telefonata può cambiare qualsiasi cosa, come può farlo un desiderio come quello di Evan, che aveva chiesto al suo migliore amico di essere quello con custodia completa di suo figlio, ''solo in caso accada qualcosa di orribile''. Louis ancora non riesce a credere a quanto quella frase sia ironica, non ora che lui ed Adrien sono soli, e che ha rivoluzionato la sua vita. Non può farcela da solo. Ma nessuno ha detto che deve. Oppure, dove Louis si ritrova padre in un mondo in cui non era nemmeno sicuro di voler mettere un figlio, certamente non a venticinque anni, e anche se impacciato ci prova come può, mentre quello che è il suo figlio adottivo fa amicizia con il vicino, dagli splendidi occhi verdi, e si fa medicare con cerotti a forma di fiori, perché, insomma. Capita di cadere. Ed è dalle cadute, che può iniziare tutto.

Dove Louis ha un cane che vuole davvero, davvero trovare la dolce metà per entrambi e arrivato maggio, silenzioso come i fiori che sbocciano, decide di prendere la situazione in mano perché davvero, se non combinerà un incontro Louis morirà sul suo pianoforte, suonando. Il che é poetico, ma non se lo possono permettere. Oppure, dove Harry ha un'elegante dalmata e un giorno a caso, ispirati da maggio, decidono di cambiare parco per la loro passeggiata e finiscono in un lago, tutto questo accompagnato da vestiti non suoi e oh, probabilmente Harry si farà rivedere, in quella zona. Molto spesso.