«Fai quel gioco...» Sussurrò. Kintaro alzò il braccio libero in aria. Cominciava a preoccuparsi. Avevano smesso di farlo, ormai non dovevano più trovare il coraggio nel dirsi le cose, ne parlavano e basta. «Uno...» Allungò il pollice. «Due... Tre...» Fece una breve pausa, osservando Sari. «Via!» Sari cercò il suo sguardo, cercò il coraggio che quel gioco, da bambina, le faceva venire. «Uno. Due. Tre. Via! Dopo il via mi dirai un tuo segreto. Sicuramente ti verrà il coraggio per farlo!» {Sequel di Thinking out loud}

[RACCOLTA ~ fa parte di Thinking out loud] Pezzetti di infanzia, di adolescenza, disordinati e caotici come la vita stessa. Le promesse che vanno mantenute, che non vanno sottovalutate mai, che si mescolano in modo semplice o più solenne in mezzo al tempo che scorre.

[STORIA COMPLETA] Kintaro la incuriosiva. Le ricordava il suo papà. Anche lui aveva infatti i capelli chiari e non scuri come la maggior parte dei giapponesi. Le piaceva anche perché era silenzioso, o almeno così sembrava a lei. [...] Teneva gli occhi chiusi, ascoltando la musica con le cuffiette, ma si era accorta che aveva aperto un occhio quando gli era passata a fianco e l'aveva seguita con lo sguardo. Forse aveva paura che lei gli rivolgesse la parola. Si chinò per prendere l'astuccio e ritornò al suo posto, ignorandolo. [IL GIOCATTOLO DEI BAMBINI / ROSSANA / KODOCHA FANFICTION ~ NUOVI PERSONAGGI]

[COMPLETA] [RACCOLTA DI ONESHOT IN MOMENTI DIVERSI DEL MANGA ROSSANA/KODOMO NO OMOCHA] «Pronto?» «Parlo con casa Hayama?» Questa voce mi è familiare, ma non può essere lei. Lei non c'è più, è lontana, senza linea. [...] «Kurata...?» Stento a credere che sia davvero lei. Non può essere lei, non chiamerebbe me. [...] «Prova ad avvicinare il tuo viso al suo! Se lo fai, ti bacerà...» Fuka è seduta al suo banco, io le sono vicino, le parlo di baci anche se non ne capisco il motivo. Perché dovrei suggerirle una cosa del genere? «Hai già baciato Hayama?» [...] «Non abbiamo fatto niente di simile. È il tipo che quando è nella posizione di poter fare certe cose non le fa. Infatti mi ha baciata all'asilo quando non volevo». [...] Sono colpita dalle sue parole, mi domando perché Hayama non abbia ancora baciato Fuka. Ma non deve baciarla, no?!

[STORIA COMPLETA] Please arriva per caso e per fortuna, un treno ad alta velocità nella nostra quotidianità. Sono arrivate fic inizialmente indipendenti ma che nascevano l'una sulla scia dell'altra. Stavamo raccontando i mesi della gravidanza di Sana restando fedeli a Deep Clear, ma con i missing moments necessari a capire meglio le scelte e l'allontanamento di Sana e Akito. Please, perchè è una preghiera di pace. Una supplica che ritorna sotto punti di vista diversi. Per favore non farlo nascere. Per favore smetti di chiederlo. Demoni diversi che si gravitano intorno, a volte si scontrano, a volte implodono. E infine, una nuova vita che guarisce le ferite. Innamoratevi di Please.

[STORIA COMPLETA] Always, sempre. È la parola più impegnativa dentro un amore, quella meno facile da dire. Sempre non ha timore del tempo che passa. Sempre è sapere che arriveranno tempeste e anche voler rimanere proprio lì, dove passa il ciclone, senza nascondersi. Gli amori che ci piacciono sono quelli che non hanno paura di questa parola. Come Sana a Akito.

[STORIA COMPLETA] Baci. Ancora baci. Il suo odore sulla mia pelle. Le sue mani che scorrono sul mio corpo: accarezzano il fianco, sfiorano il mio seno, mi provocano i brividi sul collo quando ci appoggia la bocca. Sospiro, gli occhi chiusi, le mie labbra che cercano di nuovo le sue. La lingua si ricongiunge alla sua. Sento caldo.