✔→ COMPLETA. «Only a man in a funny red sheet / Looking for special things inside of me, inside of me.» Ridacchia il viso dolcemente rattristito di Elek. Con quelle cuffiette alle orecchie, tutto il mondo riesce a rimanere fuori. Dalla poltrona rossa dell'enorme libreria, guarda le persone scorrere da una parte all'altra e sorride quasi, col libro aperto fra le mani. Poi due occhi si avvicinano, chiedendo qualcosa. Si morde le labbra, mentre le gote scoppiettano di un rosso scarlatto di fronte a quel viso familiare. Lui sorride con attaccato alla maglia una spilla col suo nome scritto col pennarello: März. Sa già come si chiama, ma lo legge ogni volta, sentendo il cuore palpitare all'impazzata. Vorrebbe avvicinare il viso al suo, ma una voce melodiosa gli ricorda che non può. Oh, farebbe meglio a lasciar perdere... perché lo sa, sa che non può. E come quella canzone non smette mai di ricordare ai suoi occhioni lucidi: «It's not easy to be me!» art by: tomasz-mro.tumblr.com

Piove, in un pomeriggio nero di giugno. Piove, una pioggia lenta che scende in silenzio. Piove, in uno scenario uguale a miliardi di altri, mentre due vite "speciali" si ritrovano nell'ultimo giorno prima della fine. Piove, e non smette. Piove, e non c'è più modo per rimanere. Piove, perché anche ciò che era già finito ha avuto la sua fine.

Julian, il protagonista di questa breve storia, è un'anima delicata e sensibile. Leggetene solo se pensate di sapergli dare la giusta cura e di avere orecchie pronte ad ascoltare ciò che, in qualche modo, sta dicendo. Julian racchiude i dubbi che un po' tutti noi abbiamo o abbiamo avuto, le paure e le incertezze del domani, il timore di non riuscire a trovare le risposte a tutte le domande che "gli altri", i fabbricatori di gabbie, ripongono. Julian è un ragazzo, Julian frequenta la terza media, Julian è un amico sincero. Prendetevene cura, ora che lo ripongo anche nelle vostre mani. Prendetevi cura di ogni Julian che incontrerete nella vita. Ve ne ringrazierò.

«Fece per pronunciare il suo nome, ma quello le rimase ingabbiato fra le labbra.» O voi che sostate davanti questa storia, entrate, prego, accomodatevi pure...

✔→ COMPLETA Storia partecipante al concorso "Concorso San Valentino 2018" di AmbassadorsITA Storia d'amore a tema LGBT+ #3 Prompt: Storia d'amore [Trama in arrivo!]

✔→ COMPLETA Con la testa poggiata sul cuscino, Skyler guarda impaziente quel biglietto del treno in direzione di Uneke. Seppur sia notte fonda, non ha voglia di chiudere gli occhi. L'impazienza è troppa, quasi pregherebbe al Sole di far arrivare prima il giorno; vederlo lì fra i suoi pensieri non farebbe altro che aumentare l'irrefrenabile voglia di saltare su quel treno con ore e ore di anticipo. Ha già tutto pronto da due giorni. Si morde un labbro pensando che, finalmente, lo vedrà. Il ticchettio si è fatto opprimente. I minuti non passano mai. Allora chiude gli occhi e immagina di sollevarsi sulle punte e baciargli le labbra prima di scoppiare in un risolino. Non ci riesce, li riapre. Quasi boccheggia invece di respirare. Allora si solleva, prende il suo violino e corre a piedi nudi fino al terrazzo della mansarda. Lì, nella notte, fra quelle mille note che profumano di un amore immaturo e adolescenziale, non suona, ma immagina di farlo e immagina anche che siano le braccia di Daniel a cingergli il petto tenendolo finalmente stretto a sé. Nell'oscurità di Solelka si lascia cullare da quelle fantasie, attendendo che i colori della notte lascino spazio a quelli dell'alba. Non si accorge nemmeno di essersi addormentato. Il Sole lo accarezza e lui ancora ride dietro le palpebre calate. art by: artsy-trashy.tumblr.com

La pioggia batte forte sull'asfalto bagnato. Due sospiri si alternano dentro una macchina. Le ruote di una bici corrono lungo il terreno fangoso. Il vento sferzante brucia gli occhi arrossati. Le parole si accumulano dentro lettere inesplorate. Scivolano insieme alla pioggia sulla carta fradicia. Rotolano via, lungo il tavolo in legno. Un cerchio volge alla sua fine. L'inizio è conclusione. La conclusione è inizio. Tutto è Musubi. L'inafferrabile è Musubi. Perfino ciò che non può esser detto è Musubi. La verità è Musubi. Il silenzio è Musubi. Anche questa storia, perfino questa storia è Musubi.

↻ ↠ [PUBBLICAZIONI IN CORSO] Ci son piccoli segreti che non si possono confessare. Desideri che, se uscissero fuori dalle labbra, scuoterebbero quel filo su cui tre vite sono appese. Confini sottili che separano l'amicizia dall'amore. Sguardi nascosti, sorrisi rubati, la voglia di allungare le dita per toccare il profumo di una pelle nuova. Negli occhi di Isak c'è un temporale che non riesce a farlo sorridere. In quelli di Lara l'anatomia di un passato che la tiene legata a sé. In quelli di Finn, invece, la paura di affrontare un mondo in cui non sa cavarsela da solo. Tre vite in un unico letto. La messa in gioco di tre destini dove l'uno è inesorabilmente legato agli altri due.

↻ ↠ [IN CORSO] "A volte mi chiedo cosa potrebbe fare, se solo le dicessi le cose come stanno. Ma la paura che possa ribellarsi, mi strappa il cuore. Finché loro saranno lì fuori, finché io sarò in vita..." (from W.B.; Giugno 17, 2017) Quando la realtà dentro la quale si sta vivendo è così difficile da descrivere, a tal punto che le parole sembrano non bastare, mi chiedo cosa servirà per poter spiegarne l'esistenza. Né la musica, un dipinto, il silenzio. Solo il cercare costante di qualcosa che potrebbe non esistere nemmeno. (n.d.A.) *** Fonte immagine: noeliaandres.tumblr.com

Per il Concorso di San Valentino 2019 [Trama da inserire]