"Non sapete cosa ne sarà di voi ora che il Re è morto...però, io vi posso offrire solo questo: la più benedetta delle tregue, il più terribile dei tormenti. Avrete l'umiliazione di seguire me, colui che avete sempre denigrato e offeso, messo da parte e reputato inadatto. Ma sappiate, che non sarò mai come lui: un sanguinario, violento despota... no... non sarò mai come mio padre...." NDA: Questa storia è un retelling di una nota opera storica. Premetto, un retelling MOLTO RETELLING. Si dividerà in atti, e so solo che questa storia è un esperimento, quindi qualsiasi commento (posto in maniera costruttiva) è il benvenuto, e anzi vi ringrazio in caso decidiate di aiutarmi a crescere. TRIGGER WARNING ⚠️ Atti di violenza, esplicito, sangue, guerre, morte.

Ciò che si conosce non esiste più sulla Terra dopo una guerra atomica che ha fatto precipitare il mondo nel caos. Niente più Stati. Niente più confini. Niente più nomi. Solo morte, guerra e distruzione. E se molti vedono nella morte un modo per sfuggire al dannato presente, per i Superstiti non è così. Anno 2520. Il ritrovamento di un diario nella Città 34 è solo uno dei tanti tasselli che si va ad aggiungere alla ormai non-vita che Valrie, codice S002, è costretta a subire. Eppure, sembra contenere la testimonianza di chi era un Superstite come lei ed è riuscito a cadere nelle braccia della Morte. Perché un modo per morire deve esistere se nei rapporti ufficiali si parla di centinaia di migliaia di Superstiti, ma sulla faccia della Terra sembrano essere rimasti in due.