Ciao a tutti^^, questa storia sarà composta da una raccolta di momenti vissuti dai nostri adorati Malec <3 e Famiglia.. spero che vi piaccia fatemi sapere cosa ne pensate.

Libro in collaborazione con la mia parabatai (@ClarissaMorgenstern0). Qui troverete le migliori citazioni e i migliori pensieri del sommo stregone glitteroso di Brooklyn. Buona lettura!

Piccole brevi storie random su #Shadowhunters molto improbabili ma divertenti (spero), lol.

Per chi agogna il finale da favola di Magnus e Alec, ecco a voi l'Happy Ending! Del tutto scaturito dalla mia fantasia, non posso promettervi che sia ciò che Cassandra ha pensato per loro, ma io spero che vada così, o che comunque vivano felici e contenti per sempre

Ciao! Sono Max Ragnor Lightwood! E dato che sto scrivendo qui su wattpad è normale che voi pensiate sia tutto frutto dell'immaginazione di una fangirl, possibilmente non tanto normale, a cui è venuta un idea un pò pazza, ma questo è una specie di regalo per i miei papà, Alec e Magnus, e a me basta che ci credano loro. Amano spulciare il sito alla ricerca di storie 'Malec', e spero che trovino anche questa, per capire quanto sono speciali per me. Papà, se state leggendo: vi voglio un mondo di bene!

Questa storia partecipa al concorso di Chiaramm19

Malec.

"E ti amo Ragnor, non l'hai mai saputo, non te l'ho mai detto, sei morto prima che io stesso riucissi a capirlo"

E' il primo Natale insieme per Alec e Magnus. Cosa si inventerà lo stregone per sorprendere il suo ragazzo? Leggete e scopritelo.

Era un trillo insistente che proveniva da un lungo tavolo a pochi metri di distanza. Tutte le persone presenti voltarono la testa in direzione del rumore e Magnus non ci impiegò molto a individuare la fonte di quel suono. Un ragazzo era raggomitolato su quello che sembrava essere un cellulare e tentava disperatamente di far cessare la suoneria. Poteva vedere il rossore che gli ricopriva i viso anche a quella distanza. Con uno sbuffo, Magnus si alzò e si diresse verso il ragazzo. "Posso?" chiese una volta raggiunto il malcapitato che alzò l'apparecchio in sua direzione senza però staccare lo sguardo dal pavimento. In un paio di secondi il suono era cessato e le persone avevano smesso di fissarli con sguardo truce. Magnus rimise il cellulare sul tavolo di legno e il ragazzo seppellì il viso tra le mani. "Mi dispiace," mormorò. "È nuovo e non ho ancora capito come usarlo." A quel punto sollevò il capo. Le labbra di Magnus si schiusero leggermente e inspirò senza accorgersene.