Passò un sacco di tempo prima che quel dannato rumore smettesse di darmi il tormento. «E ora?», pensai, poi alzai lo sguardo quando sentii che qualcosa, sopra di me, si stava muovendo. Della luce entrò all'interno di quella sottospecie di stanza, o cella, o quello che era. Socchiusi gli occhi per l'improvviso impatto con la luce esterna, e qualcuno balzò a pochi centimetri da me. «Cosa c'è nella Scatola? Un Fagiolino nuovo, vero?», disse qualcuno dall'esterno. Mi sentivo come se fossi stata imbavagliata, squadrando il ragazzo che si era inginocchiato per guardarmi in faccia.«Oh caspio...» Inclinò la testa, assumendo un espressione stranita. Si mise in piedi «Newt?» «Non ci crederete mai...» Alzò il volto, rivolgendosi alle persone che si erano raggruppate attorno all'uscita di quella... Scatola, a quanto pare la chiamavano così. «A cosa non crederemo mai?» «È... una ragazza.» Il ragazzo abbassò nuovamente lo sguardo su di me, «Ci hanno mandato una ragazza». [PREMESSA PRE-LETTURA. LEGGETE QUESTO CON ATTENZIONE PER FAVORE: Questa fanfiction è un prequel di ciò che accade prima dell'arrivo di Thomas e Teresa. NON è la solita storia della ragazza nella radura che arriva, è tutta pucci pucci coccole e amore e la storia gira tutta attorno ad una storia d'amore. Assolutamente no, non fatevi quest'idea! C'è una storia elaborata dietro che si svela piano piano. Contiene piccoli spoiler (non troppo pesanti) per chi non ha letto la saga. Detto questo, buona lettura! Beta: Eibhlin Rei (account EFP). In questa fanfiction c'è anche il suo ottimo lavoro da beta e va reso noto!] {Sequel: Fase due: Zona bruciata; Virus Mortale; L'ultimo codice} Agosto 2015: #9 in avventura Novembre 2015: #4 in avventura

Ariana è la primissima ragazza ad entrare nel labirinto. Deve convivere con degli sconosciuti senza nemmeno conoscere sé stessa. Sembra fragile all'inizio, sempre pronta ad essere protetta da Minho o da Newt ma le cose cambieranno e diventerà uno degli Intendenti del labirinto. A questo punto rimane solo una cosa da fare: sopravvivere... e amare.

{Threequel di The Maze Runner - Remember} I Radurai sono riusciti a sopravvivere anche alla Zona Bruciata e hanno conseguito il loro obbiettivo: raggiungere il Porto Sicuro entro due settimane per trovare la cura all'Eruzione, lo spietato morbo che attacca il cervello e conduce alla follia. Tuttavia, nonostante all'apparenza sia tutto finito, i Radurai assieme al Gruppo B sono stati ingannati nuovamente dalla W.I.C.K.E.D. che ha in serbo per loro un'altra prova. Un ultimo ciclo di test e analisi per raccogliere i dati necessari allo sviluppo della cianografia finale. Dopo di essa, però, toccherà ai Radurai trovare una cura per l'Eruzione utilizzando le abilità fino a ora scoperte e acquisite, poiché essa non è ancora stata ultimata. I Radurai scopriranno molte cose, che forse era meglio mantenere segrete e verrà offerta loro la possibilità di ripristinare i propri ricordi. Un'avventura che non ha ancora un fine. Una continua fuga alla ricerca della salvezza. Riusciranno anche questa volta a uscirne vivi e a sconfiggere finalmente la W.I.C.K.E.D.? E se le persone che si credeva essere morte ritornassero? E se invece, quelle a cui si tiene di più, andassero perse per sempre?

Prima che iniziate a leggere vorrei dare una breve spiegazione della mia storia, ricordando soprattutto che ho ripreso dai libri scritti da James Dashner e non dai film. Quindi per chi avesse visto solo i film, il racconto potrebbe variare. Consiglio di leggere prima i libri da cui sono tratti i film e in seguito i miei. Ho voluto sostituire il personaggio di Teresa con un'altra ragazza di nome Alice (la scelta del nome non è del tutti casuale, volevo una ragazza che ricordasse la mente confusa di Alice nel paese delle meraviglie, e il nome che potesse essere letto sia in italiano sia in inglese). La storia è incentrata su di lei e su quel che le accade nella Radura e al di fuori di essa, quindi la Zona Bruciata, la città di Denver e infine le strutture della C.A.T.T.I.V.O. (W.C.K.D.). Essendo un personaggio diverso da Teresa ci saranno delle variazioni in tutta la storia, appunto per farla risultare il più possibile scorrevole. Ci saranno diversi colpi di scena e se non altro una storia d'amore, ma non con Thomas, con un'altro personaggio che conoscente comunque molto bene😏. Il loro amore nasce già dal primo libro, ma poiché ho intenzione di riprodurre tutti e tre i libri, i due personaggi si avvicineranno molto di più nel secondo libro per poi sfociare in un vero amore nel terzo. Il racconto segue di pari passo gli eventi della storia di Maze Runner. Mi scuso in anticipo se troverete degli errori. Crediti copertina: @JHadeS99 Buona lettura By Mary💜 #7 in Fantascienza - 19/06/2020 su 1000+storie #10 in Fantascienza - 27/05/2020 #18 in Fantascienza - 24/04/2019

Giulia. Il suo nome, questo è tutto ciò che sa di sé, oltre al fatto di essere particolarmente testarda. Cosa succederà quando la prima ragazza arriverà alla Radura? Naturalmente, come se la situazione non fosse già abbastanza disastrosa, si intrometteranno un lunatico biondino, dei mostri particolarmente desiderosi di sangue e quegli stramaledetti messaggi poco confortanti. Beh, buona lettura! Estratto dalla storia: Entriamo nel grande edificio: ora si che inizio a sentire la famosa puzza di sploff che mi aveva preannunciato Newt. - Ma non avevi detto che dormite tutti fuori? - chiedo storcendo il naso. - Sì, ma per questa volta farò un'eccezione - risponde il ragazzo. Inarco un sopracciglio. Lui sbuffa. - Ma devo sempre spiegarti tutto, caspio? - borbotta - Dormiremo dentro perché, proprio dato che tutti dormono fuori, non ci sarà nessun pive del cacchio a disturbarti. Sei pur sempre l'unica ragazza della Radura, e ti assicuro che non vivi in mezzo a dei dolci fottutissimi principi azzurri. - Iniziamo a salire delle scale, il legno marcio scricchiola sotto i nostri passi. - Anche tu sei un ragazzo - osservo - Non vedo che differenza faccia se dormo vicino a te o a tutti gli altri - Lui fa roteare gli occhi, per poi posarli su di me. - La differenza è che, Fagio, io non ho intenzione di fare cose sconcie con te. - replica con un'insolita schiettezza. - E poi, ti fidi di me. - aggiunge con una scrollata di spalle. Arrivati al primo piano, svoltiamo verso sinistra in uno stretto corridoio. - Non ho mai detto che mi fido di te - dico io, cercando di non pensare troppo alle "cose sconcie" che vorrebbero fare altri. Vedo con un certo stupore un angolo della sua bocca sollevarsi. - Ma lo fai. - ribatte.