chiquita_banana
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Will stava tornando al dormitorio. Erano le due di notte e le luci del corridoio venivano spente alle undici. Entrò nel suo appartamento e poggiò lo zaino vicino alla scarpiera, lasciando le luci spente. Vide le scarpe del suo compagno di dormitorio nel mobile, potendo affermare che lui fosse già tornato. Il suo compagno era Nico di Angelo, era nel suo stesso anno ma in un'altra sezione. Nonostante vivessero nello stesso appartamento da quasi un mese, non era mai entrato nella sua stanza e non parlava molto con lui. Una volta entrò nella sua camera per pulirla, ma fu cacciato malamente. Si tolse le scarpe e la giacca, poi si incamminò nella sua stanza. Fece due passi quando sentì un tonfo provenire dalla camera a destra, quella di Nico. «Nico» lo chiamò «tutto bene?». Non ricevette risposta. Avrebbe potuto andarsene e fare finta di nulla, ma non era nella sua natura di futuro dottore. Nonostante il ricordo di quando era stato cacciato dalla camera dell'altro lo tormentava, entrò lo stesso. Spalancò gli occhi alla scena che gli si presentò davanti. Le finestre erano aperte e ai loro piedi c'era una figura accasciata sul pavimento. Si avvicinò e poté vedere meglio la figura: Nico era a terra, senza sensi, la mano destra sul fianco ferito, l'altra a terra che manteneva una specie di cappuccio. Ma la cosa che Will notò subito era che il moro indossava la tuta di spiderman.