Elenco di lettura di kennyjennersloveyou
3 stories
Unbelievers [Larry Stylinson || Italian Translation] by _FedeLou
_FedeLou
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È l'ultimo anno di liceo e Louis vuole portarlo a termine nel migliore dei modi. Ad ogni modo, oltre alle sue scarpe da calcio, una sana dose di sarcasmo e al suo ridicolo migliore amico, ha anche una famiglia complicata, un futuro terribilmente incerto e un nemico mortale che contribuisce a peggiorare la sua vita. Un nemico mortale ''con benefici'' non rientrava esattamente nei suoi piani. O: Dove Louis ed Harry non sono decisamente amici ed il calcio, per loro, significa tutto. Soccer!AU || HateToLove!Au || Co-captains!Harry&Louis Questa storia è solo una traduzione. Tutti i diritti spettano all'autrice isthatyoularry che potete trovare su https://archiveofourown.org/
Chiamatemi Anna [QUARTA STAGIONE] by _StylesHalo94_
_StylesHalo94_
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    Parts 40
[COMPLETA] So bene quanto ognuno di noi desideri una quarta stagione di quesa serie meravigliosa, non può di certo finire così! Abbiamo molte domande e molte storie sono state lasciate in sospeso: -Che succederà adesso tra Anna e Gilbert? -come è finta la storia d'amore tra Jerry e Diana? -K'kwett è riuscita a ritrovare i suoi genitori? e molto altro... Così ho deciso io di scrivere la quarta stagione per soddisfare le esigenze di tutti. buona lettura! ATTENZIONE: LA MAGGIOR PARTE DEGLI EVENTI NARRATI IN QUESTA STORIA SONO TRATTI DIRETTAMENTE DAL ROMANZO DI L.M. MONTGOMERY, A CUI VANNO I DIRITTI. IO LI HO SOLO ROMANTICIZZATI AGGIUNGENDO SCENE E PERSONAGGI INEDITI.🤍
Domani - C.R. Mare Fuori by giris01_
giris01_
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    Parts 44
Mentre Ciro e Pietro avevano incominciato a discutere animatamente a causa della proposta di quest'ultimo, che Ciro non approvava, Melissa aveva cautamente afferrato la pistola. La rigirava tra le mani, osservava ogni suo piccolo dettaglio e, per qualche minuto, non sentì neanche più le voci di quei due ragazzi. Alzò la testa per osservare le figure di cartone posizionate alla fine del prato inglese del giardino di Villa Ricci e le venne naturale alzare il braccio con cui teneva l'arma, che poi scarrellò con l'altra mano. Si era raddrizzata sul posto, teso il braccio e chiuso un occhio per mirare meglio, mentre sentiva l'adrenalina scorrerle nelle vene. Poi non ci pensò più. E sparò. Più e più colpi, finché non finirono i proiettili al suo interno. I due fratelli erano saltati sul posto e si erano prontamente girati verso la ragazza, che osservava ancora davanti a lei. Erano rimasti impalati, tutti e due, ed alternavano lo sguardo tra le figure trivellate e Melissa, col petto che le si alzava e abbassava velocemente. Loro due raramente avevano centrato perfettamente il bersaglio al primo colpo ed avevano perso più della metà della loro vita ad allenarsi. Ad interrompere quel silenzio era stata proprio lei, che aveva sussurrato un «Scusate» mentre posava la pistola sul tavolino. «Dove hai imparato?» le disse solamente Pietro, sconcertato dalla precisione che aveva avuto la mora nel colpire. «È la prima volta che lo faccio, in realtà». Poi si era girata per andarsene, mentre sfregava tra loro le mani sudate. «CiùCiù» Ciro, che non si era più mosso, finalmente le parlò «Vien ca, fallo di nuovo». Aveva già preso l'arma tra le mani e la stava ricaricando, fremendo dalla voglia di vedere la sua donna nuovamente sparare. E lei si bloccò sul posto, per poi girarsi lentamente con un sorriso stampato in volto. Poi era corsa verso Ciro ed aveva impugnato quella pistola per quella che non sarebbe stata sola la seconda volt