MP_Dreamer
"Non vi siete sbagliata, madre, giacché anche lui è Alessandro" - Alessandro Magno alla regina madre persiana Sisigambi, Curzio Rufo (3 - 12, 17)
"Voi sapete che Alessandro significa per noi più di ogn'altra cosa" - Efestione in una lettera alla regina Olimpiade, Diodoro (17 - 114, 3)
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Ma loro non erano esseri umani, no [...] In quei brevi istanti di pura follia erano Titani, persino più potenti degli Dèi, più potenti di qualsiasi altra forza o entità di quel cosmo.
Più potenti della Vita e della Morte stesse
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Uno era il Sole, l'altro la Luna
Uno era il giorno, l'altro la notte
Ma i loro cuori battevano all'unisono, quasi come se costituissero un'unica, sconosciuta entità di incomparabile potenza; bruciavano in quella fiamma di vita che da sempre aveva consumato entrambi: avevano il fuoco negli occhi, nel cuore, nelle vene.
Indissolubilmente legati, due stelle nate per brillare insieme, fatte della stessa sostanza, degli stessi sogni.
Alessandro ed Efestione come Achille e Patroclo; compagni d'armi, di studi e di vita, ma soprattutto, compagni d'anima.
Un'unica anima, dimorante in due corpi.