Let the games begin. Chishiya Shuntaro x Fem! Oc AIB: Season One - Season Two

Le labbra scesero a quel punto a baciarle il collo in particolare alla clavicola sentendola respirare affannosamente... Trattenendo i gemiti.. <<𝑁𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑣𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑡𝑖....>> disse lui sussurrando sulla sua pelle continuando a baciare delicatamente la clavicola stimolandola ancora di più Sentí il suo corpo pieno di brividi , estremamente fragile che non riusciva muoversi. <<𝑆ℎ𝑢𝑛𝑡𝑎𝑟ō 𝑖𝑜...>> disse gemendo leggermente Il biondo sorrise leggermente sentendola lasciarsi andare ai gemiti. Spostandosi a torturare anche l'altra clavicola. Facendole uscire dei mugugni leggermente più forti rispetto all'altra. Iniziando a dimenarsi leggermente segno che voleva di più. Infatti la sua intimità involontariamente stava strusciando lentamente contro quella del ragazzo.. Chishiya si staccò per ritornare a guardala negli occhi... I suoi occhi luccicavano ed erano eccitati e le guance erano leggermente arrossate. La ragazza si guardò intorno ad una velocità impressionante come se stesse cercando le parole giuste da dire. Ma il ragazzo sapeva perfettamente cosa c'era che non andava. Aveva visto il broncio quando lui aveva spesso di baciarle la clavicola. Sapeva che voleva di più. <<𝑉𝑢𝑜𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑖???>> chiese sussurrando vicino alle sue labbra guardandola intensamente

Misaki vive in un mondo normale, una realtà normale che presto verrà stravolta. Tokyo da popolata qual era, non diverrà altro che un deserto, ma attenzione non sarà lei l'unica in città. I pochi rimasti si scontreranno nei game, giochi di sopravvivenza dove chi vince vive, chi perde muore. Ci sarà un modo per uscirne? Si può ritornare alla realtà? Anche se questo sarà uno dei suoi ultimi problemi dopo aver conosciuto Niragi, un serial killer psicopatico pronto a tutto pur di avere il controllo e la vittoria sopra ogni cosa e sopra di lei. 10/08 #1 Niragi 02/01 #1 aliceinborderland 19/01 #1 criminal 19/01 #1 japanese

Con le spalle al muro e la canna del mitragliatore che premeva contro il mio seno non potevo far altro che fissare quegli occhi. Neri, penetranti ma anche inquietanti che mi squadravano da capo a piedi. - Sarebbe un peccato rovinare questo bel corpicino non credi? - mi sussurrò all'orecchio con quella voce calda e tenebrosa che mi provocò un brivido lungo la schiena...