[COMPLETA] Olivia e Federico. Via delle Torrine 16 A e Via delle Torrine 16 C. Una pandemia globale e due balconi.

"Haruki era un buono, era pacato e non sembrava essere minimamente a conoscenza dei mali del mondo. Era come circondato da un'aura di bontà d'animo e sentimenti positivi. Lui invece sembrava sempre più risucchiato dalla sua anima nera come la pece che era riuscito a mostrare solamente a Murata perché era sporco esattamente come lui. Tra persone corrotte non si sarebbero mai giudicati."

Sospirò sentendosi osservato, era una sensazione che in quel periodo lo accompagnava spesso, ed era per quel motivo che quando aveva accettato di vedersi con Yatake gli aveva chiesto di vedersi a metà strada per poter andare insieme. C'era qualcosa che ultimamente lo rendeva inquieto quando era solo. -Tutto bene?- gli chiese il moro -sto parlando troppo?- aggiunse al primo quesito e Haruki negò -scusami- mormorò -è tutto ok- affermò cercando di essere il più convincente possibile.

[Oneshot - Completata] Quando Haruki pensa di aver finalmente trovato l'ultimo pezzo mancante della vita e averlo finalmente collocato al suo posto, Akihiko decide di sparire. Irreperibile al telefono e al di fuori della band, il ragazzo dai capelli dorati passa le notti a rimuginare sulla sua dichiarazione, in attesa che qualcosa gli dia il coraggio di alzarsi dal letto e affrontare la situazione. Un bambino dagli occhi vispi e dalla forte curiosità sembra tutto quello di cui aveva bisogno.

dormire non è più facile come prima. Bokuto lo sapeva, e ora lo sapeva anche Akaashi...

Non avevo mai compreso tutta questa ossessione per la perfezione. Per me non era che un male che strisciava comunemente nella società, eppure rendeva le persone schiave dell'apparire, piuttosto che dell'essere. Non mi ritenevo una persona particolarmente profonda, ma tuttavia quando potevo mi piaceva fermarmi nel caos della vita urbana, puntando le mie attenzioni su qualcosa che alle altre persone sfuggiva. Erano come formiche indaffarate, troppe prese da banalità per badare alla bellezza del mondo circostante. Fumikage Tokoyami era l'esempio perfetto per descrivere il mio pensiero. Per me era un diamante, ricoperto da un debole strato di polvere scura, fatta di pregiudizi. In poche parole una coltre tossica che seppelliva la sua brillantezza. A quel ragazzo mancava solo una cosa per poter risplendere: un po' di autostima. Una strada da intraprendere con la propria forza di volontà. A Tokoyami bastava solo allungare la mano per afferrare la tanto ambita felicità, ma nella vita si sa... si sceglie sempre il percorso più tortuoso. Lui non fece eccezione. ------- Attenzione: in questa storia parlerò di un Tokoyami che per una serie di eventi si ritroverà volontariamente con un aspetto umano. Sembra strano messo così, ma se volete saperne di più non vi resta che leggere ^^

La storia di come i ragazzi della prima A, sotto la discutibile guida di Mina Ashido, dovranno affrontare i propri sentimenti e Bakugo. O morire provandoci. I nostri eroi ce la faranno a dormire sonni tranquilli e a non farsi saltare in aria? Deku imparerà mai a flirtare? Riusciranno nell'impresa o Aizawa impazzirà prima? Ma soprattutto, come andrà a finire? Può contenere tracce di demenzialità. Ambientata nella terza e quarta stagione dell'anime. Aggiornamento: ogni week-end Se trovate degli errori fatemelo sapere!