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«Un altro drink, Anastasija.» Disse, senza alcuna cordialità. Le sue parole aspre non erano un invito, ma un comando.
Lo fissai per un istante, poi gli servì il bicchiere con mano ferma.
«Non ne hai avuti già troppi stasera?»
«Tu sei sempre così, pronta a puntualizzare.» Un momento di silenzio «Ora ricordo cosa mi fece innamorare di te.»
_____ 🥃🩸_____
- 🩸Lui, trent'anni di freddezza, rancore, disgusto; il Mondo negli occhi di Viktor Chernov non è mai stato colorato, si limitava a sfumature grigiastre.
O meglio, i colori erano arrivati quando arrivò lei, Anastasija.
Lei aveva tirato fuori un lato di Viktor che neanche pensava esistere: gesti romantici, lettere d'amore, proposte che rimanevano nel cuore e nella mente di chiunque le sentisse raccontate.
Poi se ne andò, e la vita tornò in bianco e nero come prima.
Ma Viktor era stufo, non aveva la minima intenzione di passare così ogni giorno fino alla fine della sua esistenza; voleva riprendere a vivere e smettere di 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘷𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 e basta.
Ma per farlo aveva bisogno di nuovo 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘈𝘯𝘢𝘴𝘵𝘢𝘴𝘪𝘫𝘢.
- 🥃 Lei, la raffigurazione della Luna.
La sua vita non fu mai solo felicità o solo tristezza, era un continuo alti e bassi. Un giorno poteva toccare il cielo con un dito e quello dopo non aver la forza neanche di camminare.
Anastasija Tarkhova.
Non c'erano vie di mezzo con lei: o la guardavi e ci immaginavi una storia assieme, o l'odiavi con tutto te stesso.
Solo una persona era riuscita a fare entrambe le cose allo stesso tempo - Viktor.
Solo una persona era stata come una ventata d'aria fresca - Viktor.
E solo una persona l'aveva distrutta...
Ma si era promessa di non cadere più in tentazione, nella 𝘴𝘶𝘢 tentazione.
Sarà sincera con sé stessa?