«Dimmi il tuo nome.» «Simone. [ .. ] Dimmi il tuo.» «No.» «Perché?» Nessuna risposta. Non ottenne un nome e neppure una motivazione. Solo una mano a prendere la sua e il corpo dello sconosciuto a staccarsi dal suo, portandolo quasi a sporgersi in avanti per riaverlo. Poi gli occhi incontrarono di nuovo i suoi e la scintilla d'impertinenza nelle sue iridi lo invitò, con un gesto accennato del capo, a seguirlo tra la folla. O dove Simone Balestra è fin troppo ingenuo e Manuel Ferro fin troppo scaltro e la vita si diverte nel farli incontrare cento volte e un'altra aggiuntiva

Il padre di Manuel torna per abbandonarlo di nuovo. Simone raccoglie i pezzi del suo cuore.

[ Simuel|AU | What if | Jacopo vivo ] Di passati da elaborare, convivenze improvvise e futuri da allenare. "Forse i pezzi li aveva rimessi insieme a fatica. L'unico problema era che sapeva di essere ancora ben lontano dal mescolare la colla e la polvere d'oro da mettere nelle crepe." O di come l'intrecciarsi della vita di Simone - che si sta rialzano a fatica dopo una caduta - a quella di Manuel sempre incasinata, renda Jacopo ancora più protettivo.

«C'è una storia che io ti vorrei raccontare, Simone.»

Di balli sconclusionati, pacchetti vuoti e sigarette abbandonate sull'asfalto. Di confessioni e viaggi al mare. link alla mini playlist per accompagnare la lettura <3 https://open.spotify.com/playlist/6lZGMeVWt3lCC8dfVEBRUg?si=Xh6xSueISPegNbJV66YVuw&utm_source=copy-link

«Anni fa mi avresti preso in giro per ore, per 'sta cosa.» «Anni fa mica l'avevo capito quanto ti amo.»

É Natale a casa Balestra

[Simuel] Dal Testo: "Il motivo per cui detestava tornare a Roma, colui che gli riempiva l'animo di ripensamenti e turbamenti ad ogni rimpatriata; la ragione che lo faceva desistere dal rimettersi sul treno ad ogni ritorno al nord. Il suo equilibrio racchiuso nel rapporto più squilibrato che avesse mai instaurato, descritto minuziosamente da quegli occhi, grandi, giganti, che per il suo cuore continuavano ad essere il migliore dei mondi di Leibniz."

C'è Anita che brandisce una baguette, Dante che gioca a fare Cupido (ma tanto ci riesce pure), Virginia è perennemente imbarazzata dagli esseri umani e poi ci sono Manuel e Simone che si incontrano dopo sette anni. Simone porta gli occhiali e Manuel pensa che gli occhiali siano davvero allettanti ora. Adolescenti frustrati che non sono più adolescenti.

[ Simuel!AU ¦ OS ] Aveva aperto la chat e aveva digitato veloce. (17:25) Come stai? SB Diretto. Senza nessun preambolo. Come se non fosse che l'ultimo messaggio - prima di quello - era datato troppo tempo prima. (17:40) Come uno a cui è passato sopra un tir. MF Era stata quella la risposta di Manuel e Simone non aveva nemmeno fatto fatica a crederci. (17:42) Per come stavi conciato, ci credo. SB - O di un Simone soccorritore, un ritrovamento inaspettato durante un turno di sabato notte e una latta di biscotti al burro.