"Non ha mai perso il sorriso, ma è uno dei ragazzi più insicuri e diffidenti che ci siano a Londra." "Fa del male a sé stesso, per coprire tutto il marcio che ha dentro e che lo sta tirando sempre di più verso il basso." "Non si è mai innamorato veramente, solo storie futili, da una notte e via, quelle che appena ti presenti già ti sei dimenticato il nome." "A lui non interessa la storia di una notte, non gli è mai interessata. Aspetta solo il colpo di fulmine, 'quando arriverà il mio momento lo capirò guardando due occhi davanti a me.', dice sempre. E così accadrà, ma lui ancora non può saperlo." Quattro ragazzi diversi. Uno stesso destino.

"Vieni, balliamo!" urla il ragazzo dagli occhi cerulei, sa che se dovessero rimanere lì a guardarsi finirebbe male. "Boo, ma non c'è la musica." prova a dire Harry, ma è costretto ad alzarsi e a seguire il suo fidanzato. Louis si avvicina allo stereo e fa partire Mine di Beyoncé. È una delle loro canzoni preferite, si divertono ad ascoltarla insieme. E dopo un "mi concede questo ballo?" e un sorriso timido, il riccio si decide a seguirlo in quella folle danza. Non sanno nemmeno loro cosa stanno facendo, volteggiano per la casa senza una direzione precisa, mimano mosse assurde, inciampano nei loro stessi piedi, ma ridono. Ridono e sono leggeri. E chi li distrugge se sono insieme?