Torino. L'Eurovision è ormai alle porte, pronto a concedere un'ultima settimana prima di separare le loro vite: cosa si fa in un'ultima settimana per silenziare un'attrazione che non ne vuole sapere di rannicchiarsi in un angolo? «Ale, ti prego. Solo questa settimana.» Rimescola i pensieri nel cervello, ci ragiona, ma...
«Non ci pensare nemmeno» sibila Riccardo, voltandosi. «Hai il tono di chi sta per dire una stronzata colossale». «Non ti chiamerò» sussurra, avvicinandosi di un passo. «Te lo prometto». «Che promessa del cazzo». Forse Riccardo vorrebbe aggiungere qualcosa, qualunque cosa, ma Alessandro semplicemente si china sul suo v...
Vorrei che tu non mi odiassi, domani mattina. Lo vorrei per davvero, Ale. (Piatti sbattuti sul tavolo, tintinnio di uno scacciapensieri, la risacca che si mangia la spiaggia: è sempre tutto più facile, quando le persone mentono). [Partecipa alla challenge "May the Inspiration be with you" indetta da VigilanzaCostante...
Alessandro non è ipocondriaco, ma magari soffre d'insonnia. Riccardo ha deciso che dormire è sopravvalutato e, allora, insiste nel togliergli il sonno. Breve storia delle notti in Blanco di Alessandro, da quando Riccardo decide di dirgli che gli piace e pure troppo.
O anche come superare una rottura in cinque stupidissimi step. Una guida di Riccardo Fabbriconi [Partecipa alla "May the inspiration be with you" challenge indetta da VigilanzaCostante sul forum "Ferisce più la penna"]
Prendimi, usami, strappami la camicia. Alessandro non dice una parola - mai: è sempre Riccardo, quello che sa colmare ogni silenzio, aggrappandosi alle virgole e alle parole come se dovesse usarle per risalire la montagna che, inevitabilmente, li separa. A parole, e a silenzi, ma (in verità) la loro è una questione di...
O anche le cinque volte in cui Riccardo prova a dire ad Alessandro che lo ama, più la sesta in cui ci riesce. («Tu mi senti mai?». «Io ti sento anche troppo, con il casino che fai». «Ma troppo non vuol dire abbastanza, Ale: me lo diresti, se mi sentissi come ti sento io?». Dice di sì, poi non lo fa mai).
In una giornata di sole come tante, nel pieno di quel luglio Italiano un po' troppo caldo, qualcosa nell'aria profumava in maniera diversa. C'era un inspiegabile odore di primavera nonostante il sole cocente e le maniche corte. In quella giornata in effetti un seme, assai nascosto e all'ombra del più nell'albero, stav...