[IN PAUSA] In un'isola immersa nella natura, vivevano due anime dal passato turbolento. Lei, Yana, una ragazza orfana con un piccolo sole al collo. «Credi nel tuo nome» le scrisse la madre ma lei, offuscata dalla rabbia, lo cambiò. Saros, un studente venuto per uno stage all'università, tende a tenere il passato lontano da lei. Poiché Yana ne era curiosa. Entrambi erano attratti uno dall'altro ma erano troppo spaventati di svelare ciò che nascondevano. Quando stavano insieme era come se si fossero incontrati due mondi paralleli. Erano il sole e luna durante un'eclissi. O meglio, erano loro l'eclissi. Questa è la storia di Yana e Saros... I vostri commenti: "Questo libro si vede proprio che è scritto da te e questa è la cosa più bella. Perché ciò che scrivi ti rappresenta! Pure ciò che potrebbe sembrare una semplice storia, tu la rendi meravigliosa; la rendi tua. Non ho visto nessuno scrivere come te. In questa storia c'è una sorta di magia che esce dalla tua mente quando scrivi" "Nomi veramente particolari, mi affascina come cosa!" "Hai un talento sovrannaturale, sto adorando tutto ciò" "Le parti descrittive e riflessive sono magnifiche!!" "I miei complimenti!! Il fatto che abbia la natura in ogni capitolo mi emoziona tantissimo, è raro sentirla!" "Storia molto profonda e originale, complimenti davvero" "Le frasi che usi sono piene di significato; magnifiche! Vivo per loro!" "Gli aneddoti sull'astronomia e sui fiori sono molto interessanti. La trama è davvero ben pensata." "Questa storia in particolare mi ha preso moltissimo. La trama è semplice, ma proprio per questo rende l'atmosfera della storia ancora più veritiera. il fatto che i protagonisti siano costruiti in base all'eclissi mi ha attirato subito a continuare". Sound track: Fire on fire - Sam smith #1 posto in Nature (classifica più impressionante) *⚠️ È vietata la copia totale o parziale della storia. Il plagio è un reato perseguibile penalmente ⚠️*

LA PRIMA PARTE DELLA STORIA È STATA RIMOSSA, POICHÉ PUBBLICATA DA SPERLING & KUPFER. «Tre secondi, tesoro. Hai tre secondi contati prima che perda il controllo». ATTENZIONE: lettura consigliata a un pubblico adulto e consapevole; nella storia sono presenti scene esplicite ed elementi disturbanti, quali sostanze stupefacenti e atti violenti. Copertina a cura di @Claire_Dee_

#2 SOSPESA PER IL MOMENTO È difficile comprendermi. Spesso, nemmeno io ci riesco. Sarà perché sono perennemente incazzato, sarà perché faccio solo stronzate in attesa che un boia venga a reclamare la mia testa. Fatto sta che sono Raving, il quarto dei McDravhion, ma per le persone sono soltanto l'ennesimo sbandato di turno che non compierà mai nulla di concreto nella vita. Hanno ragione. Infatti eccomi qui, di nuovo dietro le sbarre, pronto a scontare un anno di galera, ammesso che mi comporti bene. Niente di nuovo, quindi. A parte la mia psicologa, un bel faccino d'Angelo che nasconde l'anima di un demone. So che non dovrei neppure guardarla, che dovrei restarle lontano, ma è anche vero che abbiamo un conto in sospeso io e lei. E la ribalterò sulla sua maledetta scrivania dopo averle rubato il cuore che non ha. Avvertenze: la storia presenta scene esplicite e la presenza di elementi disturbanti, quali violenza, linguaggio scurrile, sostanze stupefacenti e disturbi mentali. Pertanto consiglio la lettura a un pubblico consapevole.

🔞 1# Proteggere il titolo di campione dei pesi medi e puntare a quello dei pesi massimi, occuparsi di una famiglia numerosa e frequentare la Scuola di Legge alla Stanford - non necessariamente tutto in quest'ordine - non è facile. Soprattutto quando hai un'ossessione brutale a farti impazzire la testa. A renderti folle. A distrarti dai tuoi obiettivi. Sono Athos, il quinto dei McDravhion, ma la gente mi chiama The Venomous, perché stritolo i miei avversari come un serpente e li mando al tappeto come il più letale dei veleni. La folla mi acclama, le donne mi amano, gli uomini mi invidiano e i bambini vorrebbero diventare me un giorno. Sono una celebrità. Sono un cazzo di Dio. Posso avere tutto ciò che voglio, non mi serve neppure schioccare le dita. Tutto, tranne Rora Lebowski. Perché sono finito nei casini. Perché a settembre se ne andrà a Boston, sull'altra fottuta costa. Eppure non posso fare a meno di stuzzicarla, di toccarla e di considerarla mia. E spezzerò le ossa a chiunque osi toccarla.