🎀Rom-com🎀 Parigi è una soffitta magica fatta di sogni. Innamorati, sognatori, disillusi o desiderosi di un nuovo inizio, è sempre una buona idea fare una passeggiata tra le stradine lastricate della Ville Lumière. Lì, in rue des livres, ci si può imbattere in una piccola libreria tutta rosa dalla vecchia insegna di legno con su scritto: Les chats de Paris. Incantevoli fiori e rampicanti ne adornano l'entrata e i gattini della colonia gironzolano e schiacciano pisolini sulle mensole straripanti di libri. Quando Marceline riceve una chiamata dalla zia Jenephie, proprietaria della libreria, che le chiede di prendersene cura per l'estate poiché lei sta per partire con le amiche per una lunga vacanza estiva, la nipote, che ha perso il lavoro da poco e forse anche i sogni, accetta immediatamente e parte per Parigi. Ha sempre voluto fare la libraia e adesso quel sogno sembra stia per avverarsi. Marceline, la libraia. Non le suona affatto male. Ma per Marceline le sorprese non sono finite. Una sera di giugno, al tramonto, al cadere di un petalo di un fiore, troverà ai suoi piedi un pacchetto legato da un fiocco rosa. Lo stesso pacchetto misterioso lo riceverà Mathis Belmondo, il suo nuovo vicino di casa e scrittore, un sognatore disilluso con gli occhi blu come il mare di Nizza nascosti da un paio di occhiali da vista neri. Da qui parte una divertente caccia al tesoro e i due che entrambi preferivano restare lontani dall'amore, scopriranno che l'amore ha il profumo delle pagine di un libro.

Honani sta scappando. Quando arriva a Tromsø, una delle cittadine più a nord del mondo, ha soltanto una certezza: nessuno deve sapere chi lui sia realmente. Perché è un Navajo, o almeno lo era. Adesso è soltanto una guida d'aurore boreali, si fa chiamare Levi, vive in un cottage lungo il fiordo e il suo unico amico è un husky siberiano di nome Snow. Eppure, nonostante si sia trasferito dall'altra parte del globo per dimenticare il suo passato, la Norvegia non fa che ricordargli il Canada e la vita che aveva prima. Anche Synnøve sta scappando. Perché, come dice lei, al mondo esistono due tipi di persone: chi corre e chi cammina. E lei appartiene decisamente alla prima categoria. Per tutti è soltanto una senzatetto, ma la cicatrice che le segna il volto racconta molto di più di quanto sembri. Entrambi stanno scappando da un passato che li ha feriti. Entrambi nascondono qualcosa di grande, qualcosa che li ha segnati. Ma, soprattutto, entrambi stanno cercando la stessa cosa: leggerezza. Perché tutto ciò che desiderano, in fondo, è essere leggeri. Leggeri come l'aurora.