31 parole Una al giorno Per tutto il mese di Ottobre

"Vuoi che ti accompagni?" "Nah. Odi il centro commerciale. E poi sei vecchio. Mi accompagna Stiles." Quasi gli va di traverso il caffè. "MA HA QUASI QUARANT'ANNI" obietta. Eli alza le spalle. "Li porta benissimo. Ed è molto giovanile. Non come te. Ora vado che sono già in ritardo" dice sfrecciando fuori di casa. Derek respira a fondi cercando di calmarsi. Vecchio. Suo figlio lo ha appena definito vecchio. Si sente così oltraggiato che gli verrebbe voglia di raggiungerlo al centro commerciale e dimostrargli quante conquiste può ancora fare il suo vecchio. Invece prende le chiavi e guida fino ad una piccola casetta bianca. Trova il proprietario sotto al portico quasi lo stesse aspettando. Gli allunga una tazza di caffè e Derek gli si siede a fianco. "Sono vecchio?" Noah ridacchia. "Eli?"

Quando finiscono di mangiare, come ogni mattina Stiles mette via i piatti, poi fa per lavarli, ma il suo Alpha lo chiama, chiedendogli di avvicinarsi. Se lo tira sulle ginocchia, facendolo sedere a cavalcioni e prendendogli il viso tra le mani. "Sei bellissimo" dice, facendolo arrossire. "E ho una cosa da dirti." Stiles annuisce. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" L'uomo si sporge a baciargli la punta del naso. "Tu sei perfetto" dice. "Ma qualcun altro no." Stiles è confuso. A chi si riferisce? "Ricordi che ti ho parlato di quel mio familiare che ha avuto problemi con la legge e che non ha una vita molto regolare?" Stiles annuisce. "Ecco, è pur sempre un mio parente e sono obbligato ad aiutarlo per non farlo chiudere in carcere e buttare la chiave. In fondo è una persona buona, ma diciamo che ancora non lo sa. È l'ultimo posto in cui lo vorrei, ma devo tenerlo sotto la mia custodia e deve stare qui, nella stanza degli ospiti." Stiles sente il cuore battere veloce. Un criminale lì, in casa loro? E se succedesse qualcosa? E poi è un Alpha, Stiles lo sa, non vuole un altro Alpha lì e non vuole che il suo di Alpha si agiti, vuole solo che stia bene. "Se poi ti dà fastidio, lo sbrano" conclude l'uomo, agitando ancora di più Stiles che ingoia tutte le domande che vorrebbe fare è ne fa solo due. "Quando arriva e come si chiama?" "Arriva questo pomeriggio, vado a prenderlo all'aeroporto. E si chiama Derek." Stiles si sporge e bacia il suo Alpha. "Okay, Peter. Preparerò un dolce."

"Stiles scendi a cena?" Stiles chiude il libro che ha davanti. Gli manca ancora parecchio da studiare ma lo stomaco brontola e pensa di potersi meritare una pausa Scende in cucina e trova apparecchiato per quattro. "Abbiamo ospiti?" domanda a Claudia. "Sì, papà ha chiamato dicendo che stasera porta il suo nuovo collega." "Quello che si è trasferito qui due settimane fa e non conosce nessuno?" "Proprio lui." "Sarà un vecchio decrepito che non vuole nessuno." Claudia gli dà una leggera pacca sulla spalla senza riuscire a trattenere una risata. "E tu vedi di fare il bravo come ti ho insegnato." "Sì, mamma." Proprio in quel momento Noah entra in casa. "Siamo arrivati." Stiles si gira verso suo padre sorridendo. Sorriso che si tramuta in un'espressione di sorpresa non appena vede il 'vecchio decrepito' collega: avrà circa trent'anni e potrebbe tranquillamente fare il modello. O il pornoattore. Magari con lui.

Lo trova con la testa dentro al frigo alla ricerca di qualcosa. "Ciao, Stiles." Stiles urla inzuccandosi contro l'anta. "VUOI PER CASO UCCIDERMI?" Derek ridacchia e Stiles spalanca la bocca. "Stai seriamente ridendo?" "Perché? Ti sei fatto male sul serio?" gli domanda preoccupato. Stiles scuote la testa. "Papà mi ha detto che sei cambiato ma vederlo è... diverso." Derek non sa bene come prendere quelle parole ma gli piace l'odore che Stiles sta emanando. "Sei cresciuto anche tu." "Ci avresti mai creduto? Agente dell'FBI che ha deciso di cambiare vita e diventare professore di psicologia nella sua vecchia città." "Hai sentito il richiamo di Beacon Hills come praticamente tutti noi." "Anche se non sono un lupo?" Derek sorride di nuovo. "Eli ha percepito subito qualcosa di particolare in te."

(Ore 21.35) Sai di essere la ragazza più stupendissima del mondo? SS (Ore 21.38) Cosa vuoi, Stilinski? LM (Ore 21.39) Ho fatto un casino e avrei bisogno che mi ospitassi lì qualche giorno. Oltre che ad una tua consulenza. SS La chiamata arriva immediatamente. Lydia lo ascolta in silenzio lasciandolo finire di parlare prima di cominciare lei. "Quindi mi stai chiedendo di coprirti con il tuo futuro marito per permetterti di trovare il ragazzo con cui ti sei sposato dieci anni fa a Las Vegas durante una notte di cui non ti ricordi niente e aiutarti ad annullarlo sempre tenendo Danny, il migliore amico di Jackson, all'oscuro di tutto?" "So che ti sto chiedendo un favore enorme ma non so davvero cos'altro fare." "Dirlo a Danny?" "Ritirerebbe la proposta." "Stiles..." Ancora quel tono. "Ti prego, Lyds." Lydia sospira e Stiles sa di averla avuta vinta. "Quando?" "Parto tra due giorni."

Stiles ha sentito il cuore fermarsi quando l'ha saputo: Carlos non rispondeva a telefono da una settimana ma credeva fosse arrabbiato con lui dopo la furiosa discussione che avevano avuto, non che fosse in coma. Stavano insieme da sei mesi e a parte Jessica, la sua migliore amica, Carlos non aveva mai voluto farlo entrare nella sua vita. È stata proprio Jessica ad avvisarlo dell'incidente. "Dove posso trovarlo?" le aveva chiesto già in ansia. "Stiles non penso vorrebbe te lo dicessi." "Je' sai che sarei capace di girare tutti gli ospedali fino a quando non lo trovo. Fammi risparmiare del tempo e dimmelo, ti prego."

"Dove l'ho ficcato..." mormora Scott, cercando il cellulare. Quando è a lavoro gli sembra di essere fuori dal mondo e non risponde nemmeno ai messaggi, quindi dimentica puntualmente dove l'ha messo. "Eccoti!" esclama, prendendolo da dietro i cuscini del divanetto e controlla le notifiche. Due messaggi di Stiles che per il momento ignora, perché la terza notifica gli fa tremare un po' le mani. (Ore 18:45) Ciao, Scott. Come stai? IL Isaac. Scott non lo sente da quando è andato in Francia con Chris Argent, sei anni prima. Non un messaggio, nessuna notizia, zero. Sa solo che è vivo, perché lo sente il suo lupo, ma nient'altro. E ora quel messaggio, un semplicissimo messaggio, dopo anni di silenzio assoluto.

"Buongiorno. È questa villa Hale?" domanda. L'uomo sorride. "Sì. Sei Stiles?" Stiles annuisce e l'altro allunga la mano. "Sono Derek. Vieni, mia moglie ci aspetta in cucina." Non è il primo colloquio che Stiles sostiene ma sì stupisce come sia Derek a fargli le domande, quasi come se la scelta spettasse a lui e non riguardasse anche la moglie, Breaden. Derek gli spiega che dovrebbe occuparsi di due bambini, la piccola di cinque anni e quello più grande di dieci, che non avrebbe orari fissi ma dipenderebbe dagli impegni dei due.

Stiles indossa l'abito più elegante e costoso che possiede e si è preparato con cura a quell'incontro andando persino dal barbiere. Forse si è messo pure troppo profumo ma meglio profumare troppo che puzzare, giusto? L'unica cosa per cui non ha potuto fare molto sono le occhiaie causate dalla notte praticamente insonne. Ci ha provato davvero a dormire, si è fatto anche tre camomille ma niente. Verso le due si era arreso e si era dedicato alla sua nuova passione: gli audio erotici. Ha scoperto per caso un sito in cui sono raccolti solo audio e Stiles si è reso conto che li adora molto più dei porno. La sua fantasia lavora di più e ne trae una maggior soddisfazione. Si è anche abbonato al canale di un uomo con una voce talmente sexy che Stiles pensa di essersene innamorato. Specialmente quando gli manda gli audio richiesti. Stiles ha praticamente passato l'intera notte ad ascoltarli e, nonostante le occhiaie, non riesce a pentirsene.