«Ti paga?» gli chiesi sovrappensiero; si voltò verso di me con le sopracciglia aggrottate, così indicai con la testa la borsa che cadeva al centro del suo petto. «L'università. Ti paga per scattare foto a tutti gli eventi?» Harry e la sua macchina fotografica erano praticamente un tutt'uno, ma mi ero sempre chiesta se lo facesse solo per hobby o se ci guadagnasse anche qualcosa. Tuttavia quella che a me sembrava essere una domanda lecita era, ai suoi occhi, probabilmente stupida, poiché si lasciò scappare uno sbuffo divertito. «No, non mi paga.» [...] «Sono belle» dissi con sincerità, riferendomi alle fotografie. Sollevai lo sguardo per osservarlo quando non rispose e, anche se non mi ringraziò, vidi comunque un sorriso compiaciuto combattere per spuntare sulle sue labbra piene.

Responsabilità, indipendenza e libertà. E' questo che cerca ogni ragazzo dell'età di Allison, ma la differenza è che lei li ha finalmente ottenuti. Avere una casa propria, non doversi preoccupare di nessuno, cos'è meglio? Per i genitori lei è intelligente, matura, forte, riuscirà ad esserlo anche se portata al limite? Ma la libertà di scelta certe volte è la rovina di una persona, come nel caso di Luke. Le influenze sbagliate portano a idee sbagliate, le idee sbagliate portano a fare scelte sbagliate, ed era quella la vita di Luke. Un insieme di scelte sbagliate che l'hanno portato alla propria distruzione. Perché si, Luke era disrtutto. Corpo ed anima. Luke e Allison sono gli opposti, il bianco e nero, il bene e il male, la vittima e il criminale. E non è vero che gli opposti si attraggono. Gli opposti si distruggono a vicenda, finché di ognuno non rimane nient'altro che polvere. Ed è proprio questo che succederà in effetti. Di loro non rimarrà nulla. ||Tratta contenuti sessuali e psicologici||Nessun riferimento alla canzone 'Stockholm Syndrome' degli One Direction||