"𝒞𝒾𝒶𝑜 𝒢𝒶𝒾𝒶" 𝓂𝒾 𝓈𝒶𝓁𝓊𝓉𝒶 "𝒞𝒾𝒶𝑜 𝑀𝒶𝓈𝓈𝒾𝓂𝒾𝓁𝒾𝒶𝓃𝑜" 𝓇𝒾𝒸𝒶𝓂𝒷𝒾𝑜 𝓃𝑜𝓃 𝓁𝑜 𝓈𝑜𝓅𝓅𝑜𝓇𝓉𝑜 𝓁𝑜 𝓉𝓇𝑜𝓋𝑜 𝑒𝑔𝑜𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝒾𝒸𝑜 𝑒 𝓈𝒸𝑜𝓇𝒷𝓊𝓉𝒾𝒸𝑜

Ciao a tutti mi presento,sono holly Silvestrini sono la figlia di Ivan Silvestrini. descrizione:ho i capelli lunghi biondi e occhi azzurri, ogni tanto aiuto mio padre con il suo lavoro menomale che come unica amica e mia madre e da una settimana che lavoro con papà e diciamo che mi trovo bene spazio autrice: spero che questa descrizione vi piaccia ci vediamo nel primo capitolo PS:la mia prima storia

due ragazzi , con un carattere quasi uguale ,si scontreranno molte molte volte ,ma alla fine riusciranno a capire il significato dell amore

Il destino era stato ingiusto con Maria Sole, una ragazza forte e determinata a vivere la propria vita con i giusti valori e giusti principi, non si sarebbe di certo aspettata di essere vittima del sistema. La giovane era stata trasferita nell' IPM, nell'istituto Penale per i Minorenni a Napoli, con l'accusa di omicidio volontario e lì dentro, nessuno sapeva comprendere come una ragazza come lei, si trovasse in un luogo come quello, nessuno sapeva quale fosse il reato di cui veniva accusata. Forse l'unico che davvero poteva capirla era Carmine, infondo, loro due erano simili, entrambi si ritrovavano a vivere quella realtà cosi cruda, solo per aver difeso due delle persone che amavano di più al mondo. ''Tu nun e perdere 'a cap, me capit?'' ''Nun ce 'a facce, Marì, sto ascenne pazze.'' ''Cà, s'aggiust tutt' cos, nun te preoccupà.'' ''Nu m'abbandonà pur tu, t preg.'' ''Sto cca cu te, nun me ne vache.'' ------------------------------ ''Io non ho ancora capito na cos.'' ''Cre?'' ''Pecche' tu staij cca dint'?'' ''Pecche' me facite tutt 'a stessa domand?'' ''Pecche' chest nun è post pe te, piccrè.'' ''Non è nemmeno il tuo, Cà, eppure stamme cca.''

Short story su Carmine e Rosa, che usciti dall'IPM da amici esplorano il loro rapporto complicato a causa delle loro famiglie, dalle quali scappano da un anno ormai. DISCLAIMER Futura in questa storia non è presente e alcuni personaggi sono stati inventati da me. È una storia fuori dal contesto della serie in cui i fatti narrati non sono mai esistiti

[La storia è in revisione, i primi capitoli saranno scritti molto meglio di altri. Cercherò di finire la revisione il prima possibile, scusate per il disagio e buona lettura.] "C'è stata una pausa per tutto nella mia vita, ma non per la musica. Lei è un'amica inaffidabile che mi rende instabile al punto tale da dover vomitare su un foglio parole per sentirmi meglio. Chi dice che la musica è una salvezza si sbaglia di grosso, per me è una condanna, una condanna a cui non so fare a meno. Mi ha donato una sensibilità tale per cui ogni piccolo evento sembra cambiare per sempre la mia esistenza." Niccolò Moriconi, un ragazzo ventiseienne con un'esistenza fatta di sogni, di ribellione, di voglia di evadere dalla realtà. Un evento che ha cambiato per sempre la sua vita. Irene Sartori, una ragazza di diciannove anni a cui sono successe cose troppo grandi per la sua età. Peter e Wendy riusciranno volare nell'isola che non c'è e a stare finalmente bene? Riusciranno a lasciarsi dietro la realtà? #1 - last 13/09/2020 #1 - moriconi 28/08/2020 #1 - giusy 14/09/2020 #1 - nic 08/01/2021 •tutti i diritti riservati•

Sofia Orefice, ragazza madre. lavora in un piccolo bar del suo quartiere per poter mantenere la sua piccola Aurora i suoi genitori non vogliono saperne nulla né di lei ne tantomeno della bimba e quindi dovrà cavarsela da sola tutto questo fino a quando un giorno lei e la piccola andranno all ipm per far visita al rosso scalmanato di suo fratello e il suo sguardo si incrocerà con quello di uno degli amici di suo fratello cosa succederà? beh per saperne di più dovremmo leggere no?

Tenterò in questa storia di lasciare inalterato il reale corso degli eventi per come essi si sono svolti nella serie, scrivendo quindi di un retroscena riguardante Ciro e la sua vita prima dell'IPM: la sua storia con Melissa. La storia è scritta in modo da essere circondata da un'aura di tristezza; saper descrivere e far percepire a chi legge queste emozioni e questi sentimenti è la sfida che ho voluto affrontare. Questa storia non vuole essere idilliaca perché la vita di Ciro è stata tutt'altro; questa storia vuole essere vera. Ciro meritava di più, molto di più, e chi critica questo personaggio non ha capito lo scopo della serie, non ha capito che tutti noi siamo il prodotto del contesto sociale dal quale proveniamo e che ci adattiamo ad esso come meglio possiamo per sopravvivere; non ha capito che non bisogna giudicare a priori una persona vedendo solo ciò che è diventato senza conoscere i trascorsi che lo hanno fatto diventare tale; non ha capito che Ciro è il prodotto del sistema ma anche un ragazzo come tutti gli altri (sta tutto nelle frasi "dica a mio padre che non ho avuto paura" e "non voglio morire comandà"). Chi giudica Ciro non ha capito il gesto di Carmine che abbraccia l'assassino dell'amore della sua vita. Questo è per Ciro, che ama pur senza saperlo fare; questo è per Ciro, che ama nonostante gli sia stato insegnato solo l'odio.

‼️se le scene di violenza e armi non sono per te, vai avanti‼️ TERMINATA.

Raramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono destinate ad essere una nella vita dell'altro. {Lo so lo so, è l'ennesima su Ciro, ma parecchi ne l'avete chiesta, quindi spero solo vi piaccia. Parti napoletane, se non riuscire a capire nel caso metterò la "traduzione" nei commenti, preciso e' una storia sulla serie di Mare Fuori, non sarà uguale, e ogni cosa sarà frutto della mia immaginazione, spero vi piaccia.}