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Maya Hernández era nata con la musica nel sangue. Fin da bambina, la sua voce aveva la capacità rara di zittire una stanza e far vibrare le corde del cuore. Cresciuta tra le strade calde di Barcellona, cantava ovunque: in cucina con la madre, nei vicoli con gli amici, sui piccoli palchi delle feste di quartiere. Oggi, a venticinque anni, Maya è una delle cantanti più seguite al mondo. Con milioni di fan, premi internazionali e una carriera inarrestabile, il suo nome è sinonimo di talento e magnetismo.
Ma dietro il glitter dei riflettori, Maya coltivava una passione che pochi conoscevano: la Formula Uno. Tifosa accanita della McLaren fin dall'infanzia, non aveva mai perso una gara. Quando le fu proposto di diventare sponsor ufficiale del campionato, accettò con entusiasmo, unendo così le sue due più grandi passioni: la musica e la velocità.
Da quel giorno, la sua figura elegante e affascinante divenne presenza fissa ai paddock di ogni Gran Premio. I suoi occhi brillavano tra i box e le griglie di partenza, e ovunque andasse, attirava sguardi. Piloti, ingegneri, giornalisti - pochi riuscivano a restare indifferenti. Anche chi era fidanzato, anche chi diceva di avere il cuore altrove, finiva per cercarla tra la folla.
Tra loro, c'era Franco Colapinto, il giovane talento argentino, terzo pilota dell'Alpine. Sempre concentrato, sempre riservato... almeno fino a quando gli occhi di Maya incrociarono i suoi.
In un mondo dove ogni secondo conta e ogni scelta può cambiare tutto, l'incontro tra una stella della musica e una promessa della velocità era destinato a scuotere più di un equilibrio.