Da lassù le macchine sembravano modellini, e le persone formiche colorate. Da lassù non si vedevano i mozziconi buttati agli angoli delle strade, i fiori ostinati che spuntano tra le crepe dei marciapiedi, i sorrisi falsi per qualche banconota e mezzo grammo d'amore. Da lassù città e cielo si equilibravano, una sporca e l'altro limpido, una piena di luci finte e l'altro di vere. Una piena di vita e l'altro vuoto, di quella bellezza che solo le cose intoccate hanno. "Secondo te... Sarebbe peggio vivere sempre a testa chinata senza poter mai vedere il cielo, o sempre con il naso in su senza vedere davvero ciò che ti circonda?" "Dico che ti verrebbe il torcicollo in entrambi i casi" ghignò quello. "Dai! Era una domanda seria!" rise lei. "Lo so" si accese una sigaretta per poi scrollare le spalle "Comunque... Dico che, in fondo, pure i temporali sono una figata solo se li vedi da lontano" 𝑨 𝒄𝒉𝒊𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒔𝒊 𝒔𝒊𝒂 𝒎𝒂𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒈𝒐𝒈𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆, 𝒆 𝒂 𝒄𝒉𝒊 𝒉𝒂 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒇𝒂𝒓𝒍𝒐

Una serie di conversazioni con me stesso battute su una vecchia Olivetti lettera 35.

Estratto: "Mi tiro dentro tutto il suo profumo, il suo sapore salato. Un secondo di shock, ma poi le mie labbra si fondono alle sue. Sono sobria, eppure lo voglio. Lo stringo forte a me. Ora mi posso rilassare. Posso liberare la mia parte che ha sempre saputo di desiderare il montanaro, e farle alzare un bel dito medio alla Me vecchia bacucca che voleva tenermi fuori da questa goduria dei sensi." *** Aura è in fuga dalla sua vecchia vita e dalla sua città quando incontra Dion, in un villaggio ai piedi del Parnaso. Comincia con lui il suo vero viaggio, la sua vera vita. Sarà lui a farle riscoprire tutto ciò che si è negata fino ad ora, anche se lui non sembra essere un tipo facile. Ma un segreto nascosto rischia di minare la vita di Aura e il loro amore. Questa commedia romantica vive uno scorcio del mito greco di Dioniso, riletto in chiave moderna nei luoghi reali della Grecia di oggi. Una storia che gioca, prendendo forma in due ragazzi che affrontano situazioni reali. Questa storia nasce per dare voce alle fantasie che mi inondano da quando ero piccola e dalla mia passione per le analogie che ha la mitologia greca nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi. In collaborazione con la mia fantastica Beta Reader @gwen_night ❤️ (Copertina creata da me, statua di Jean-Jacques Pradier, Satiro e baccante, marmo, 1834, Musée du Louvre).

Ab Imo Pectore è una storia d'amore. Ab Imo Pectore è una storia di vendetta. Ab Imo Pectore è molte cose, ma è soprattutto una lettura che mette a dura prova il suo pubblico. Tutti i personaggi che incontrerete durante questo viaggio, scopriranno l'oscurità assieme a voi, la esploreranno, la ripudieranno a tratti, ma sarà lì, sull'orlo del baratro, dove le tenebre si mescolano con la luce, che conosceranno davvero loro stessi. E voi? Avrete il coraggio di guardare nell'abisso? -------------------- Estratto ----------------------- Black Velvet, viene chiamata quella varietà di Petunia, ma lo scoprirà solo più tardi. Guarda quei petali, così neri da sembrarle dipinti. Apre delicatamente la confezione, estrae il fiore. È morbido al tatto, le ricorda il velluto. Le ricorda il bacio della sera prima, delicato e forte al tempo stesso. Quel primo bacio. Le mani di Dennis che sembrano seta e fuoco insieme, mentre percorrono il suo corpo; le lingue che si accarezzano, prima dolcemente, poi con insistenza, per non lasciarsi sfuggire nulla del loro sapore. È allora che lo nota. Un bigliettino è rimasto sul fondo della scatola. Lo prende tra due dita e lo gira dalla parte scritta. Il messaggio è breve, tipico di Dennis. Tre parole soltanto, da cui trapela un sentimento viscerale. "Ab Imo Pectore", dal profondo del cuore.

Nives è un nome latino che significa neve. Adam deriva dal nome Adamo. Due vite parallele ma diverse. Neve e fuoco che insieme creano una perfetta armonia. In una Parigi che invece di essere la città degli innamorati è la città del caos.

Carlotta.Sid.Riccardo. Giovani schiaffati nel mondo, quello vero, quello crudo. Quello dove non c' è spazio per i sogni, per le aspirazioni, per l'amore, per la vita che si vorrebbe vivere. Illusi e disillusi. Sarebbero persone a modo se solo ci fosse un modo. E allora la faccia da bravi ragazzi cambia. Droga, violenza, sesso, distruzione e autodistruzione. Morire per poi rinascere, forse, in una vita migliore.

Da mesi mi inseguiva l'insonnia. Quando tornavo a casa oppure quando, nella mia fuga dal mondo, rientravo nella stanza d'albergo. Dicevo: "Per favore, datemi un colpo di martello sulla testa"...

Nasciamo come pezzi infranti di un dipinto che non vedremo mai. Eppure, ben presto, cresciamo tanto da capire che viviamo solo una fuggente parentesi di aurore e tramonti e, in questi istanti, dobbiamo vivere, ardere come stelle nel silenzio della notte lasciandoci andare a questa melodia che si leva, come il canto di un sopravvissuto, in alto nel cielo notturno. E a volte questa melodia ha un nome, un volto, uno sguardo che solo incrociandolo ci sentiamo vivi anche nel buio più profondo. Anche quando non abbiamo più nulla da perdere. Anche quando viviamo solo per quel giorno perfetto dopo domani. E questa è la storia di Will, una voce di questa strada che crede in quel sogno folle e selvaggio e, nel farlo, incontra qualcuno destinato a cambiare ogni cosa per sempre.