A volte basta poco, per rompere equilibri che già sono precari: un blackout, qualche candela, il gioco della bottiglia, un obbligo che non si sarebbe dovuto fare. Per questo, quando Niall obbliga Louis a baciare Harry e quello rifiuta, per meccanismo di difesa l'altro si inventa una storia di sana pianta: va bene, non fa niente, avrebbe comunque invitato una ragazza per Capodanno, e sarebbe stato sbagliato nei suoi confronti. Harry ha il cuore troppo giovane e spezzato, per vedere quanto ci rimane male Louis. Oppure, dove Liam a diciassette anni cucina omini di pan di zenzero circondato da candele profumate, Zayn nasconde il fatto che fuma, Niall non può più ascoltare Harry parlare di Louis senza fare qualcosa e Louis, ragazze e tutto, crede ancora nei baci di Capodanno. Un po' come nei miracoli.

Dove Louis ha comprato dei fiori che non sono per la sua ragazza, ma dovrebbero esserlo, solo che quando glielo chiedono non è fisicamente capace di mentire. E in realtà, se vogliamo essere sinceri, la prima, vera mossa sbagliata è stata chiedere a Niall chi fosse il suo migliore amico. Oppure, dove un bicchiere d'acqua vi impedisce di mentire e le cose da dire sono così tante da conquistarsi la tendenza su twitter per un mese.

Harry ha una ridicola e silenziosa cotta per Louis, il suo collega bello, simpatico, divertente, spigliato, gentile, che lo guarda come se avesse appeso le stelle in cielo, quello troppo esuberante per poter mettere gli occhi su di lui, e che è così annoiato dal loro lavoro dal trascinarlo in qualcosa che diventa nel giro di un paio d'ore più grande di lui. Oppure, dove Louis si è decisamente scocciato di guardare Harry da sopra il bordo del suo Mac, e assecondando la sua timidezza organizza un intero weekend di San Valentino pur di mettere fine all'enorme scritta 'irrisolto' che aleggia tra di loro.

Nessuno sa la vera versione di questa storia, se non fosse che, in questa OS, la sanno tutti. Oppure, dove il coming out del 2015 è avvenuto, la band non si è mai sciolta e Niall voleva così tanto più di un nipote che ha fatto in modo che entrambe le madri surrogate portassero avanti la gravidanza. Come? Harry e Louis hanno paura a chiedere, Liam è troppo impegnato a mostrare a Darcy il colore delle farfalle e Zayn a ricordare a James che sì, quarantotto ore lo rendono un fratello maggiore. E se lo dice lui è legge.

Quando dicevano a Louis che l'amore perfetto non esisteva, la sua risposta era Harry. Harry, che lo amava follemente dall'università, Harry, che lo conosceva meglio di sé stesso, Harry, che l'avrebbe sposato in un giorno di fine settembre, Harry, che una mattina va a lavoro per una faccenda veloce e non ritorna più a casa loro. Harry, coinvolto in un incidente che lo costringe in un letto per giorni, lo stesso letto che ha cancellato loro due, i loro ricordi, Louis, e tutto quello che c'era di bello nella sua vita. Louis, che per proteggerlo deve sparire, come il fantasma di qualcosa a cui Harry non saprà mai dare un nome. E gli amici li vedono entrambi, ma non li vedono mai insieme: è meglio per Harry, e sul confine della sopravvivenza per Louis. Sempre che ci sia ancora qualcosa di vivo, in lui. Oppure, dove Louis è distrutto e innamorato e fuori controllo, ma è comunque felice che Liam abbia deciso di sposarsi. Solo, non aveva valutato che quello significava organizzare il matrimonio con tutti gli altri, tra cui Harry, che non riesce a staccare gli occhi da quel ragazzo di cui chissà perché non gli avevano mai parlato, ma che è come se conoscesse già.

E' una sera del 2010, ed Harry e Louis sono al loro primo appuntamento. Solo che Harry non lo sa. Oppure, una One Shot in cui Harry è troppo impegnato a indovinare la sessualità altrui per preoccuparsi di cogliere i segnali, Louis troppo nervoso per specificare cosa sia un appuntamento, Niall e Zayn troppo concentrati sul non rovinare tutto e, be', Liam li trova adorabili. E si stava lavando i denti.

In un mondo dove sei destinato a incontrare la tua anima gemella per un giorno o per tutta la vita, Harry si sveglia, ha una mattinata orribile e, dopo aver capito che quella non è l'esistenza destinata a lui e la sua altra metà, si rinchiude in casa e rifiuta di vedere il professore a cui l'hanno affiancato per un progetto in università, poco importa come ne parli bene Liam. Oppure, dove Harry sbatte contro Louis in una metropolitana dove non doveva stare, gli fa cadere i fiori, lo fissa e crede di averlo perso per sempre. Se poi la persona con cui dovrà lavorare per otto mesi ha un mazzo di fiordalisi ammaccati nel suo nuovo ufficio e cita la sua serie preferita be', l'ha scoperto un po' più tardi.

Dove Harry va ad un appuntamento al buio a cui non vuole andare (e a cui non va sul serio), ma si ritrova a specchiarsi in una macchina occupata dopo aver quasi ucciso una farfalla monarca, trovandosi a dare il suo numero -ma non il suo nome- a un affascinante sconosciuto. Oppure, dove Louis era in macchina ad aspettare il suo migliore amico, impegnato nel fare Assolutamente Niente, finché un ragazzo senza nome non si sistema i riccioli scompigliati nel riflesso del suo vetro.

Louis ha una cotta di primissima categoria per uno dei suoi amici universitari, che è assolutamente adorabile, assolutamente impegnato e assolutamente etero. O meglio, dovrebbe esserlo, per logica, anche se un po' ci prova con lui, ma Louis non lo dice a nessuno finché, be', non passano la notte insieme. Ed é più complicato di quanto possa sembrare. Oppure, dove Harry deve capire come rientrare in sé stesso dopo esserci brutalmente uscito, sfilandosi dalla sua stessa pelle, e Louis gli da una mano come... Test? Cavia? Esperimento? Sperando che nel mentre Harry inizi almeno a provare qualcosa per lui.

Il giorno del suo ventunesimo compleanno, Louis volta le spalle a tre streghe, dopo averle già voltate alla vita, e si ritrova con tre rose tra i palmi sanguinanti e una maschera sul viso. E' appena diventato una Bestia, una vecchia leggenda britannica, e ha cinque anni per far appassire le rose, che rappresentano il suo ego, la sua cattiveria e la sua incapacità di amare. Agli sgoccioli della scadenza, Louis crede che il suo destino sia vagare senza meta come ogni altra Bestia, con la condanna di non essere mai ricordato. Ha già abbandonato l'umanità che poteva avere, ancora prima che gli sia tolta. Louis non si sarebbe mai tolto la maschera, se non fosse stato per Harry. Oppure, dove Louis è una vecchia leggenda britannica con splendidi occhi azzurri, Harry una testa dura e tutti gli altri innocenti, divertiti spettatori della loro storia. (AU! ispirata alla Bella e la Bestia, film Disney del 1991.)