𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐄𝐘𝐄𝐒 𝐇𝐀𝐕𝐄 𝐓𝐎𝐎 𝐌𝐀𝐍𝐘 𝐂𝐎𝐋𝐎𝐑𝐒, 𝐈 𝐂𝐀𝐍 𝐎𝐍𝐋𝐘 𝐓𝐑𝐘 Il suo primo tentativo di approccio fu non soltanto sperimentale, ma addirittura 𝘧𝘢𝘭𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦. Mentre ciondolava con altri membri della squadra, incappò nella ragazza intenta a scaldarsi dei noodles istantanei al microonde vicino al distributore di drink. Non seppe resistere all'impulso, e finalmente ebbe il coraggio di fare una mossa. "Le camicie di flanella si usano ancora?" Quel commento, che coincise esattamente con il 𝘣𝘦𝘦𝘱 del microonde che aveva finito di riscaldare, fece piombare nel silenzio i presenti per qualche istante. Capí che aveva sbagliato tutto nel momento in cui i suoi compagni di squadra scoppiarono a ridere, e lei lo stava guardando furente con un bicchiere di noodles scottanti appena tirato fuori. "Ah...eh cioè..." balbettò il capitano. "Grazie per la tua opinione non richiesta, stronzo" sibilò lei, per poi passargli accanto e lasciarlo indietro inseme agli schiamazzanti compagni. "Grande Reiner" esclamò uno di loro, con tanto di pacca sulla spalla "mi fai morire!" "Chiuda la bocca Floch, cazzo!" College!AU jock!Reiner Braun x fem!OC

Il boato che sfondava le sue finestre, il tremore della terra che la faceva cadere dalle scale, le urla di sua madre mentre correva a prenderla. Per le strade era il caos, riuscire a correre in mezzo alla folla senza separarsi era quasi impossibile. Voltandosi, incoscientemente, aveva infine visto casa sua venir distrutta da alcune macerie causate dall'attacco dei giganti. Suo padre era lì dentro, e lo sarebbe rimasto per sempre. Poi quel pupazzo, stretto tra le mani di sua sorella Rose, in braccio a sua madre, che saltava via. Scivolato a terra. Lei era stupidamente tornata indietro per riprenderlo, sapendo quanto fosse importante per Rose. E allora l'aveva visto... imponente, massiccio, corazzato. Il gigante correva, distruggendo tutto ciò che incontrava, puntando dritto al Wall Maria alle sue spalle. Puntando dritto a lei, immobile in mezzo alla strada. Paralizzata. Aveva ascoltato il suo ruggito un istante prima che venisse schiacciata... ma non lo faceva mai. Non in quell'incubo. Lei puntualmente si svegliava un istante prima di morire, madida di sudore, tremante come una foglia. «Bea...» una voce nell'oscurità. «Mikasa... scusami, ti ho svegliata». «Hai di nuovo sognato Shiganshina?» «Era da un po' che non facevo più quell'incubo...» «Reiner ti sta stancando troppo con questa storia degli allenamenti extra. Domani gli farò un discorsetto, deve lasciarti in pace». Già, Reiner ci teneva così tanto che lei diventasse più forte... chissà perché l'aveva presa così a cuore. DISCLAIMER: Se non avete letto tutto il manga, fuori dalla mia storia! XD Affronto tutti gli eventi del manga, dal primo all'ultimo, perciò ALLERTA SPOILER grosso come il gigante colossale. Se invece avete finito di leggere il manga: benvenuti nel crudele mondo dell'angs...cioè... volevo dire... in questo paradiso pieno di unicorni e scoiattoli felici. Buona lettura :P