Harry Styles è un ragazzo ricco, affascinante, la stella della squadra di football del college. Le persone lo desiderano, ma nella sua vita sembra non esserci spazio per l'amore. Louis invece ha dovuto rinunciare agli studi per lavorare come cameriere; è bellissimo e ha già avuto diversi ragazzi, ma nessuno lo ha mai fatto battere il cuore. Harry e Louis si conoscono quando lui gli chiede, in cambio di una somma di denaro, di fingersi per una settimana di essere il suo ragazzo; sarà solo una finzione. Ma le cose presto cambieranno. Sequel: Dammi un'altra possibilità.

Louis: mi manchi. Louis: ti prego rispondimi.

[COMPLETA, disponibile in cartaceo su Amazon] -Cazzo, ti bacerei in questo momento.- Rimase per un attimo senza parole. Avrebbe voluto dire qualcosa riguardante ciò, ma alla fine se ne uscì con tono scontroso. -Signor Tomlinson, lei è un completo idiota.- rispose, ma con un leggero sorriso stampato suo volto. Odiava il fatto che stesse sorridendo nonostante la frase di prima. -Signor Styles!- lo rimproverò il liscio, ironico. -Non si trattano così i propri clienti, è poco professionale.- Harry fece una smorfia, poi si riprese. Doveva reagire in modo stronzo proprio come lui aveva fatto, no? -Perfetto allora, perché non è più mio cliente.- il più piccolo si voltò per andarsene, cercando di essere indifferente. Ma stranamente Louis non voleva lasciarlo andare. Era troppo curioso. Così si morse il labbro e si diede dell'idiota prima di richiamarlo. -Styles, asp...- -Harry!- - Dove Louis viene arrestato per spaccio, e il suo avvocato è Harry Styles, che lavora per Mark Tomlinson. Lawyer!Harry Psychologist!Louis Louis x Harry Liam x Zayn Niall x Oc

"Stiles scendi a cena?" Stiles chiude il libro che ha davanti. Gli manca ancora parecchio da studiare ma lo stomaco brontola e pensa di potersi meritare una pausa Scende in cucina e trova apparecchiato per quattro. "Abbiamo ospiti?" domanda a Claudia. "Sì, papà ha chiamato dicendo che stasera porta il suo nuovo collega." "Quello che si è trasferito qui due settimane fa e non conosce nessuno?" "Proprio lui." "Sarà un vecchio decrepito che non vuole nessuno." Claudia gli dà una leggera pacca sulla spalla senza riuscire a trattenere una risata. "E tu vedi di fare il bravo come ti ho insegnato." "Sì, mamma." Proprio in quel momento Noah entra in casa. "Siamo arrivati." Stiles si gira verso suo padre sorridendo. Sorriso che si tramuta in un'espressione di sorpresa non appena vede il 'vecchio decrepito' collega: avrà circa trent'anni e potrebbe tranquillamente fare il modello. O il pornoattore. Magari con lui.

Quando finiscono di mangiare, come ogni mattina Stiles mette via i piatti, poi fa per lavarli, ma il suo Alpha lo chiama, chiedendogli di avvicinarsi. Se lo tira sulle ginocchia, facendolo sedere a cavalcioni e prendendogli il viso tra le mani. "Sei bellissimo" dice, facendolo arrossire. "E ho una cosa da dirti." Stiles annuisce. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" L'uomo si sporge a baciargli la punta del naso. "Tu sei perfetto" dice. "Ma qualcun altro no." Stiles è confuso. A chi si riferisce? "Ricordi che ti ho parlato di quel mio familiare che ha avuto problemi con la legge e che non ha una vita molto regolare?" Stiles annuisce. "Ecco, è pur sempre un mio parente e sono obbligato ad aiutarlo per non farlo chiudere in carcere e buttare la chiave. In fondo è una persona buona, ma diciamo che ancora non lo sa. È l'ultimo posto in cui lo vorrei, ma devo tenerlo sotto la mia custodia e deve stare qui, nella stanza degli ospiti." Stiles sente il cuore battere veloce. Un criminale lì, in casa loro? E se succedesse qualcosa? E poi è un Alpha, Stiles lo sa, non vuole un altro Alpha lì e non vuole che il suo di Alpha si agiti, vuole solo che stia bene. "Se poi ti dà fastidio, lo sbrano" conclude l'uomo, agitando ancora di più Stiles che ingoia tutte le domande che vorrebbe fare è ne fa solo due. "Quando arriva e come si chiama?" "Arriva questo pomeriggio, vado a prenderlo all'aeroporto. E si chiama Derek." Stiles si sporge e bacia il suo Alpha. "Okay, Peter. Preparerò un dolce."

"COSA CAZZO CREDI DI FARE, EH? ANDARTENE E LASCIARCI TUTTI NELLA MERDA?" Rabbia, Stiles pensa di non essere mai stato così arrabbiato e deluso in vita sua. Dopo tutto quello che hanno passato credeva davvero di aver trovato degli amici, una famiglia e, invece... Derek aveva deciso di andarsene e, la cosa peggiore, è che nessuno aveva mosso un dito per fermarlo. E ora si trovava da solo, bagnato fino al midollo, nel vano e patetico tentativo di fargli cambiare idea. "Sai benissimo che sono una minaccia per voi, starete meglio con me lontano. E anche gli altri la pensano uguale visto che sei solo." "E a me? A me non pensi?" chiede cercando di cacciare indietro il magone che gli blocca la gola. "Sto pensando al bene di tutti, per questo me ne vado." "No, te ne vai perché sei un codardo che ha paura di legare con le persone" gli urla contro Stiles. Derek abbassa lo sguardo. "Non posso restare." "Ti amo" sussurra flebile l'umano più che certo che Derek possa sentirlo.

Quando Stiles arriva in cucina si guarda intorno stupito. Tyler ha preparato toast alla marmellata per sé e per lui. "Cosa mi devi chiedere?" Il ragazzo sfodera il suo sorriso, allungandogli anche una tazza di caffè. Male. Malissimo. "Papà, tra poco è il mio compleanno e vorrei dirti cosa potresti regalarmi. Sai, per evitarti di pensarci un sacco." "E dimmi, cosa vorresti di così assurdo che richiede una colazione e la mancata presenza di gel nei tuoi capelli?" "Pensavo, dato che saranno sedici, e avrò anche la patente... che ne dici di una bella moto?" Stiles si alza di scatto, prendendo poi le chiavi dell'auto. "Si, avrai la patente, ma guiderai un'auto. Ora alzati, ti accompagno a scuola." Per Stiles la conversazione è finita lì, ma non per Tyler. "Ma pà, tu ci lavori con le moto, papà ci lav-" "Quello che faccio io non deve essere quello che farai tu e soprattutto non farai quello che fa tuo padre. Questa conversazione finisce qui, Tyler, non insistere perché perderai solo tempo" dice entrando in macchina. Tyler gli si siede di fianco, imbronciato e silenzioso. Meglio un figlio incazzato che uno morto.

Luke Hemmings, un biondino tutto boccoli e fossette dal dolce sorriso d'angelo, si è appena trasferito a New York assieme alla famiglia del suo migliore amico Calum iniziando così il terzo anno di liceo in una nuova scuola. Tutti sono abbagliati dalla bellezza disarmante del biondo, assieme alla tenera timidezza che mostra nei confronti di tutti. È un bravo studente, ha ottimi voti e ciò che gli sta più a cuore è frequentare un buon College. Odia le ore di educazione fisica però, così tanto che si fa esonerare. Nella sua stessa classe c'è il ragazzo taciturno della scuola, quello che viene etichettato come lo strano. Un bellissimo ragazzo dai capelli rossi sgargianti. Michael. Ma se Luke e Michael si fossero già incontrati prima? Tipo in un bar per gay solo a poche settimane dall'arrivo del biondo nella scuola? Se quello che fosse successo proprio nel bagno di quel locale diventasse una strana ma appagante abitudine per quei due? Cosa scoprirebbero l'uno dell'altro? ° ° "Scusa io.. - sospirai - Non avrei dovuto chiamarti, ti ho messo nei pasticci e ti ho costretto a passare questa serata davvero orrenda" dissi, ridacchiando in maniera sarcastica. "Michael" disse prendendo di nuovo la mia mano nella sua, facendomi alzare il viso verso di lui. "Sono felice che tu abbia chiamato me" sussurrò 03.07.2020 - #1 Michael

Dalla storia: Derek sta per scendere dall'auto per entrare nella sua casa di famiglia, ma prende un lungo respiro per distendere i nervi. Sua madre l'ha avvisato solo il giorno prima del fatto che non sarebbero stati da soli, ma che aveva invitato anche la famiglia Stilinski e Stiles l'aveva chiamato eccitato come non mai. Non si vedono da più di sei mesi: Derek è al secondo anno di college e sta tornando per le vacanze invernali, ma quell'estate l'ha passata in giro con amici, quindi manca da casa da Pasqua; Stiles è al quarto anno delle superiori e lo chiama almeno tre volte a settimana (media che si è abbassata nell'ultimo periodo). [Sterek] [AU Umani] PRECISO CHE TUTTI I DIRITTI DI QUESTA STORIA SONO RISERVATI. ANCHE SE TRA LE INFO C'È SCRITTO IL CONTRARIO. IL SITO NON MI PERMETTE DI CAMBIARE LE IMPOSTAZIONI.

Tanti potrebbero dire che è iniziato con un drink, ma in realtà è iniziato tutto la prima volta che ha fumato. Questa storia è una traduzione di @fedxoxo è sul mio account solo per non far perdere la storia, perchè la traduttrice ha deciso di chiudere il suo profilo. Il link dell'originale è questo: http://www.wattpad.com/story/19772458-smoke-larry