Tremava, non tanto per la paura, quanto per l'inaspettata serenità che quell'illusione portava con se, non essere più un Ferro, non essere più il rifiuto di una cucciolata difettosa, ma un Balestra, un bambino, il figlio di Dante, il fratello di Simone, il fratello di bimbo in cielo, e non di uno sotto terra.

questo è il canto di un cantastorie qualunque dentro quel regno che canta di principi e maghi come ci fosse un oscuro disegno e racconta di draghi di uomini ormai destinati a sembianze orripilanti che solo le labbra di una principessa potrebbero sciogliere tutti gli incanti chiedo umilmente scusa a Rancore e a tutti voi per questa cosa che ho pure impiegato circa 10 mesi a scrivere

Forse l'unico modo per ritrovarsi è rischiare di perdersi del tutto.

«Gli specchi, come gli occhi, non mentono. Ma cosa accade quando gli occhi di un altro diventano lo specchio nel quale vedi te stesso - quando è un'altra persona a farsi il tuo riflesso? Succede che, se ti capita di perderla, rischi di non riconoscerti più. Di ritrovarti con l'anima in frantumi, come un vetro rotto, perché hai smarrito la tua parte più vera. E di abitare il mondo solamente come un'ombra». Storia di due riflessi che si fanno uno, di promesse infrante e di specchi che si rompono in mille pezzi. [L'immagine di copertina e tutti gli edit presenti nei capitoli sono opera di @melindamiiy (Twitter).]

AU in cui Simone è un pilota di motorsport e Manuel il suo meccanico. Insieme sognano la Formula 1.

Sei un elfo, sei un soldato, sei un comandante. Si ripetè in testa prima di approcciarsi all'altra metà del suo stesso esercito. Invece che sciolto, Simone risultò rigido di fronte alla vista di quell'intero schieramento, composto da facce sconosciute, in aspettative, altre invece note perché di gente cresciuta nella sua Terra. Per la prima volta, avvertì dopo tanto tempo, la paura attraversargli ogni fibra del corpo dalla punta delle orecchie fino ai piedi sospesi perché in groppa alla sua fidata cavalla. Sei anche un principe, aggiunse. ***** La storia si ispira direttamente al mondo tolkeniano, (non cerca di esserne una "copia" ), di genere fantasy. Non sono i Manuel e Simone della serie, è quindi a tutti gli effetti una grande prova di coraggio oltre che di "pazzia totale, assoluta, tremenda, impossibile". Benvenuti in questa "era" diversa.

Sei una schiappa a calcio. Sei innamorato da due anni di Edoardo, la star della squadra, che per te prova solo pietà. A complicare le cose c'è Manuel, il capitano superbullo e superbello che ti tormenta chiudendoti negli armadietti dello spogliatoio. Che cosa fai se all'improvviso una strega un po' inquietante, con una strana fissazione per i cartoni animati, ti regala tre desideri? Ma attenzione, c'è una regola: non puoi usare i desideri per far innamorare qualcuno di te... P.S. : versione Simuel de L'ultimo desiderio di @EllaSnufkin , tutti i diritti sulla storia vanno a lei.

Raccolta di OS Simuel. La parola ya'aburnee è arabo e non è direttamente traducibile. Si potrebbe tradurre come "tu sotterri me", perché rappresenta la speranza di morire prima della persona che si ama perché, altrimenti, la vita senza lei sarebbe insopportabile.

«Viviamo in questa città da un po' e ci sono tante cose che non ci piacciono, tante cose a cui dobbiamo abituarci, però...» fa una breve pausa e socchiude gli occhi. «Però se ad un certo punto ci sembrerà che tutto va male, possiamo venire qui, in questo posto che sembra appartenere ad un'altra dimensione, ricordare questo momento mentre ci abbracciamo e ci stringiamo e pensare che ci basta per stare bene. Per essere felici». Gli sfugge un sorriso. «Come se 'sto posto fosse la nostra isola delle rose».

Per Simone Balestra, promettente investigatore privato, avere a che fare con giovani fidanzati e persone sposate che sospettano il tradimento e gli chiedono di pedinare i propri partner, è all'ordine del giorno. Con i suoi clienti, mantiene un rapporto strettamente professionale. Il suo unico obiettivo è raccogliere le prove necessarie per portare a termine il suo compito. Soprattutto, non si fa coinvolgere emotivamente. Almeno fino ad ora.