Sono passati 10 anni dalla morte della madre di Lea, ogni giorno subisce le punizioni del padre che lei ritiene opportune, poiché la colpa è sua se la madre è morta (almeno secondo lei). Ma è qui che sbaglia e a farglielo capire e a salvarla dalle grinfie del padre sarà un ragazzo dallo sguardo freddo blu elettrico (ma dall'anima gentile), dai capelli neri come la pece, dalla voce profonda e calda e dal segreto (ma diciamo anche più di uno) che nasconde fin dalla nascita. E se per "caso" lei scoprisse il segreto del ragazzo? E se, sempre per "caso", lui gli facesse una proposta moolto allettante? Cosa risponderebbe la nostra adorata Lea?

Ho deciso di scrivere questa storia per non dimenticare l'orrore della seconda guerra mondiale e i campi di concentramento perché solo ricordando possiamo essere in grado di non commettere gli stessi errori e soprattutto perché "Una vita senza memoria é un filo spezzato"