Lyla Foxer non ama suonare il suo violino in mezzo a delle persone. È per questo che fin da piccola ha sempre suonato in luoghi aperti e solitari, dove la musica poteva travolgerla e poi disperdersi nell'aria. Quando decide di trasferirsi nell'oscura e triste cittadina di Vyolin, Lyla scopre l'esistenza di una leggenda secondo cui, secoli prima, la città fosse in realtà un florido Regno che cadde in rovina, poiché l'erede al trono, il Principe Aryan, morì poco dopo essere diventato Re e le sue ceneri vennero sparse per tutte le terre del Regno. Perdute per sempre. Un giorno, dopo essere sfuggita dagli sguardi vuoti e inespressivi degli abitanti, Lyla si ritrova sull'apice di una collina e in quel punto inizia a suonare. Peccato che oltre ai ricordi, le note del violino riportino in vita anche il Principe, affascinante ed enigmatico, ma dal carattere viziato e presuntuoso, che dovrà fronteggiarsi con quello testardo e determinato della ragazza. Dal primo incontro entrambi si giurano odio eterno, ma presto scopriranno di essere legati indissolubilmente l'uno all'altro, da un legame che nessun odio potrà mai cancellare. Immagine copertina: "Vlad" di Olivier Ponsonnet (Recensione a cura di WritinwithyouProject)

Nel cimitero, se i vasi delle lapidi sono sempre pieni di fiori, è solo merito di Vivielle. Una mattina d'inverno, ignorata dagli sguardi altrui mentre posa un crisantemo su una lapide, finisce per essere catturata dalla figura di un uomo. Uno sconosciuto dal viso di ghiaccio e dagli occhi di pietra, difronte a una lapide senza scritte e, forse, senza un corpo sotto di essa. E da quel momento, ogni incontro diviene un modo per conoscere colui che pare essere stato forgiato dalle mani e dal pianto della Morte, con la stessa avidità e irruenza dell'amore che questa ricerca. Per Vivielle, non ci sarebbe stato alcun fiore in grado di placare la furia di quell'inevitabile attrazione, che fosse nella vita o nella morte. Immagine copertina di Anne Magill

Dopo essere stata rapita da uomo coronato da ossa e fiamme insanguinate, Hisia cresce sotto le sue cure, dove lascive ombre strisciano nella Terra degli Inferi. Allo scadere di dieci anni di silenzio e maschere, lo sconosciuto decide di rivelarsi a lei, nella speranza che possa entrare a far parte del tutto della sua vita. Stordito e affascinato dal primo incontro, l'uomo decide di chiedere aiuto al Re di una terra lontana, dove la luce di un sole perfido si riflette sui resti di un regno oscuro. Hisia vuole scappare dai morti per tornare dai vivi, ma i Sovrani dell'oscurità sono crudeli nel donare l'illusione di non avere un cuore. I Re dell'Aldilà sono impassibili, statue colossali in eterne notti di sangue. Fragili, se sfiorati da labbra malinconiche. Caduti, se traditi dagli occhi ciechi della morte.

Guardo le stelle, piango e chiedo il perché alla Luna. (Raccolta di poesie)