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Emily Warren ha ventisei anni ed è una giovane psicologa criminale al suo primo incarico nel carcere federale di Manhattan.
È determinata e intelligente, ma insicura, consapevole di trovarsi di fronte a situazioni più grandi di lei.
Il suo compito è analizzare i detenuti accusati di crimini violenti, capire le loro motivazioni e provare a far emergere la verità senza compromettere l'etica professionale.
Il primo caso che le viene assegnato riguarda Ethan Hale e Dylan Wood, due detenuti coinvolti in una rapina finita con due vittime,e diversi feriti.
Ethan è freddo, chiuso e provocatorio, completamente impermeabile ai sentimenti, mentre Dylan, pur essendo suo complice, è più impulsivo e emotivo.
Fin dal primo colloquio, Emily si scontra con Ethan: le loro sedute diventano uno scontro continuo fatto di provocazioni, sfide e incomprensioni, ma dietro il conflitto emerge una tensione sottile che nessuno dei due riesce a ignorare.
Accanto a Emily c'è Gabriela Cruz, infermiera del carcere e sua migliore amica.
Gabi è empatica, socievole e capace di creare ponti tra le persone, e proprio con Dylan instaura un legame che porta entrambi a mostrare lati di sé che nessuno aveva mai visto prima.
Tra Emily ed Ethan e tra Gabi e Dylan si sviluppano due dinamiche parallele di attrazione, fiducia e scoperta, ciascuna con i propri conflitti e ostacoli.
Man mano che Emily lavora con i detenuti, scopre segreti, bugie e contraddizioni, e deve affrontare scelte difficili: quanto può spingersi nel tentativo di aiutare senza perdere se stessa, quanto può fidarsi di chi ha commesso crimini terribili, e fino a che punto lasciarsi coinvolgere dalle emozioni proibite che nascono tra le mura del carcere.
La storia segue il lento intreccio di tensioni, rivelazioni e alleanze, mostrando come il confine tra chi cura e chi è curato, tra giusto e sbagliato, possa diventare incredibilmente sottile.