La conoscete la leggenda del filo rosso? Una leggenda popolare giapponese narra che ogni uomo e ogni donna viene al mondo con un filo rosso invisibile legato al mignolo della mano sinistra. Chi c'è dall'altro capo del filo rosso? La persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali la nostra anima gemella. Questo filo, che lega indissolubilmente due anime, è lunghissimo ma indistruttibile perché ci sono legami che è impossibile spezzare. Persone che saranno capaci di ritrovarsi anche in capo al mondo. E non importa quante difficoltà ed ostacoli si porranno sul cammino dei due innamorati, le circostanze o le distanze che li separano. Non conta il tempo che dovrà passare, non importa se si allontaneranno, se il legame si logorerà o si consumerà. Quelle persone saranno comunque legate, in grado di trovarsi ovunque. Sentiranno il dolore o la gioia dell'altro, e per quanto proveranno a tagliare i ponti e lasciarsi tutto alle spalle, il filo rosso li guiderà. Sarà lo stesso destino a tenere il filo saldo e unito finché esse non si incontreranno. Due anime destinate a fare un lungo giro prima di incontrarsi di nuovo e non lasciarsi più. Sarà così anche per Giulia e Giovanni? Cosa avrà in serbo per loro il destino?

Dopo la morte di qualcuno che amiamo non sempre avvertiamo subito il dolore. Possono passare dei giorni o anche dei mesi prima che l'ondata di sofferenza ci travolga. Nei momenti successivi alla perdita, in particolar modo se questa è improvvisa, siamo di fatto sotto shock. Possiamo avvertire una gamma sfumata di sensazioni, che vanno da una lieve depersonalizzazione alla percezione che ciò che ci circonda sia irreale e privo di senso. Le coordinate entro cui abitualmente ci muoviamo, la nostra routine, le nostre abitudini, vengono sconvolte, tutto ciò che per noi fino a poco prima dell'evento aveva importanza e assorbiva le nostre energie ci appare di colpo inutile e fatuo. Potremmo accostare la morte di una persona cara ad un vero e proprio trauma, qualcosa che come una meteora si abbatte su di noi con una violenza tale da fratturare il senso di continuità sul quale si poggia la nostra esistenza quotidiana. Non si tratta di dolore ma di una forma di spaesamento, di stupore, che molti tengono a bada rifugiandosi nell'azione, nelle mille incombenze pratiche che di solito seguono la morte. Ma una volta finito tutto, cessate le varie attività, gli abbracci, le parole, il cordoglio di amici e parenti può improvvisamente tornare sotto forma di vuoto. Il dolore vero e proprio arriva allora con un po' di ritardo rispetto all'evento di perdita e si associa al senso di mancanza. La persona che amiamo è scomparsa ma non è sparito con lei il nostro amore. Che quindi incontra l'assenza del suo oggetto, la pena del non poter vedere, non poter sentire, non poter stringere più. // Questa è la storia di Giulia che con l'aiuto di Sangiovanni, suo primo amore, riuscirà a superare un momento difficile. ~ #1 lady #1 lola #2 giuliastabile #11 sangiulia #3 primoamore

[COMPLETATA]Giovanni e Giulia si conoscono una sera qualunque, in un locale qualunque. Hanno entrambi diciotto anni e la stessa soffocante sensazione di sentirsi sempre fuori posto, di vivere ai margini e guardare la loro vita scorrere seduti tra il pubblico. Lui ha un progetto in testa, quello di fare musica. Lei invece non vuole altro che poter danzare per tutta la vita. [i protagonisti della storia sono sangiovanni e giulia] [cerco di pubblicare un capitolo al giorno :) ]

2027. Giulia ha riniziato a vivere grazie alla danza... e Giovanni? *ciò che racconto è frutto della mia immaginazione*

Sangiovanni e Giulia così diversi e così bambini, ma nello stesso tempo così maturi. Lei una ballerina versatile. Lui un cantante innovativo. Un sogno: vivere di musica. Un'unica casetta in cui abitare. Ma soprattutto ... un amore da decidere se vivere o meno. Quale sarà la scelta? ******** Si tratta di una storia con delle parti accadute realmente e altre create dalla mia testa. Se vi va di leggere questa storia siete i benvenuti! Letsssgoooooo🤙🏻

siamo sulle giostre salgo io poi sali pure tu mentre guardiamo dall'alto mezzo continente sangiovanni x giulia 18/05/20 - 06/12/20 ❤ #amici20 🕊dedicata a Michele Merlo

Questa storia su Giulia e Sangiovanni è ambientata cinque anni dopo "In punta di piedi" e ne rappresenta il seguito. Potrebbero esserci flashback relativi agli anni tra le due storie. Liberamente ispirata ai personaggi del talent è frutto della mia immaginazione.

Amici, edizione 2020. Sangiovanni entra nella scuola con un solo obiettivo: spaccare il mondo con la sua musica. Determinato, incontentabile, introverso ed incasinato, è il tipico ragazzo che non riusciresti a far innamorare neppure se lo volessi. E Giulia non vuole, non all'inizio almeno. Non prima che Veronica le assegni quella coreografia e lei non riesca più a ballarla senza avere quegli occhi azzurri addosso.

Giulia e Sangio si sono fatti una promessa: appena uno dei due avrà del tempo libero, la prima cosa che farà sarà prendere un treno e raggiungere l'altro. Vi accompagno attraverso una serie di momenti rubati, tra Roma e Vicenza, frutto della mia fantasia ma con qualche punta di realtà nota a tutti noi.

Due anni. Due anni sono passati da quel giorno, due anni da quando mi ha mentito. Perché non ha voluto dirmi niente? Perché me lo voleva tenere nascosto?