Immagina dare un biglietto da visita all'amore della tua vita. Louis è più che sicuro di averlo fatto la sera in cui, a un gala a cui non avrebbe mai voluto presenziare, rimane assolutamente folgorato da Harry. Harry, che non sembra vedere in lui altro che un amico. Più o meno. Forse ha solo bisogno di un po' di fiducia in più. Oppure, dove Louis è un calciatore, oltre che discreto attivista, ed Harry un ballerino classico che sa bene come evitare di farsi di nuovo del male: lui stesso è la sua priorità, e faticherà a cederla un'altra volta. Sotto ogni punto di vista, non potrebbero essere più diversi. È proprio per questo che funziona.

Louis è l'ultima persona che credeva di poter essere invischiata in un caso di omicidio. Insomma, anche se è un attore emergente, uno su cui i giornali hanno iniziato a porre l'attenzione, non avrebbe mai pensato che qualcuno potesse minacciare la sua vita in questo modo. In un terreno così delicato, trova l'unico alleato in un agente capitato lì per caso, e per fortuna. Oppure, dove Harry credeva di avere qualche giorno di pausa, e si ritrova con un assassino tra i piedi. E un attore da tutt'altra parte. (Tratta dalla 1x18 di Criminal Minds)

In un mondo dove molti farebbero di tutto per un minuto di fama, Harry e Louis sono riusciti a costruire una solida relazione, lontana da social e riflettori, mantenendo le loro carriere da cantanti separate da quelle che sono le loro vite. Sono giovani, belli, talentuosi, brillanti, e il mondo vuole sentir parlare di loro. Anche troppo. Quando una foto arriva a distruggere la loro realtà, due anni insieme crollano come un castello di carte. Entrambi si rinchiuderebbero nel loro dolore e nella loro rabbia, se solo Harry non fosse in procinto di pubblicare il suo nuovo album. Se solo non avesse dedicato il primo singolo a Louis, poco prima della fine. Oppure, dove Harry impara a scendere a patti con sé stesso e Louis tenta di mostrargli come fare. L'orgoglio è sempre stato il suo più grande nemico, ma potrà mai evitare che lo divori?

Louis è appena ritornato a casa dal suo ennesimo impiego a Londra, e tutto quello di cui vuole occuparsi, adesso, è la sua sorellina, la sua nuova casa e il nipote in arrivo. Dopotutto, Lottie è circondata dai suoi amici. Tra tutti, Harry, amico di sua sorella dal liceo, frequente ospite di casa Tomlinson prima di andare a studiare a Dublino e rimanere lì per sette anni. Sarà il tempo che passa, ma Louis non si ricordava fosse così bello. Oppure, dove Lottie è in dolce attesa e, tra le altre cose, deve far quadrare il Tempo. Senza che né il suo migliore amico né suo fratello se ne rendano conto, ovviamente.

Edward è il delfino d'Inghilterra, il fiorente gioiello d'Europa che si aggira per stanze lunghissime e freddissime, chiuso in una campana di vetro che l'ha protetto da ogni graffio ed educato per governare il Grande Impero di Gran Bretagna ed India, guidarlo in avanti nel suo periodo di fulgido splendore, renderlo immortale. Ma quando il palazzo reale cade tra le fiamme in un giorno d'inverno, l'ultima cosa che Edward ricorda è la mano di sua nonna sulla sua guancia bagnata e il volto del ragazzino con cui giocava da piccolo che lo aiuta a scappare e, adesso, Harry è un ragazzo senza storia che è pronto a costruirsene una, partendo dall'unico, fumoso ricordo d'infanzia che gli rimane. Louis, invece, è un povero in canna che farebbe qualsiasi cosa, pur di tirare avanti. Persino fingere ritrovare il principe per riportarlo dall'unica famiglia che gli rimane. Oppure, dove Harry è uno sfacciato ragazzino che Louis incontra quando ha più bisogno, lo stesso Louis che, per disperazione, è pronto a far credere a tutti di aver salvato l'ultimo erede della Gran Bretagna, riunendolo all'affetto della regina madre. Nessuno è ancora pronto a dirgli che l'ha fatto davvero. (AU! del film Anastasia - 1997.)

Harry è un infermiere che conosce Louis quando deve medicargli le mani dopo aver difeso una ragazza in un bar, evento che in ogni caso non è comune, ma decisamente da ricordare. Sono così diversi da non poter fare a meno uno dell'altro, e a volte tendono a dimenticarsene, ma alla fine tornano sempre uno dall'altro. A volte l'amore non basta, a volte bisogna lavorare su sé stessi, prima di poter essere pronti per gli altri. Nel bene e nel male. Oppure, dove Louis è uno scorbutico ragazzo ombroso con un punto (decisamente) debole per Harry, e Harry ha un carattere così risoluto da sapere come non lasciarlo andare. Perché le delusioni, a volte, sono insicurezze.

Louis ed Harry si conoscono ad un party esclusivo dell'industria musicale, ma dopo un brillante primo appuntamento basta una serie di eventi imprevedibili a separarli, e a ferire Harry senza che Louis possa spiegarsi. Solo, nessuno dei due si era ricordato dell'O24U, l'evento di beneficenza dell'O2 Arena dove gli artisti presentano gli artisti, in maniera casuale. E se il caso li ha separati, il caso può riunirli. Oppure, dove Harry decide che la sua vendetta va servita fredda, anche se non ha niente di cui vendicarsi, e Louis semplicemente spera, spera tanto.

Harry ha una migliore amica, Soleil, con cui condivide tutto: sono amici da sempre e ogni cosa la fanno insieme, escono, hanno segreti, promesse, e non sono capaci di nascondersi niente. Nemmeno quando Soleil rimane incinta a diciotto anni, e anche se vuole quel bambino non sa che cosa fare, Harry osa lasciarla andare. Ed è sola. Se la vita è in grado di costruirsi da capo, è quello che Harry fa per lei: se il padre non vuole esserci, lui può prendersi cura di entrambe. Tiana, a cinque anni, ha tutto quello che le serve da suo zio Harry, lo stesso che ha portato sua madre a Londra per ricavare il meglio da ogni giorno. Sono loro tre, sono una famiglia e sono felici. Soprattutto a Natale. Oppure, dove Louis si trasferisce poco prima del suo compleanno dopo aver preso le redini del turbinio che era la sua vita, e non ha esattamente le idee chiare sui suoi vicini, però c'è questo ragazzo, che ha questa bellissima bambina, che non riesce a smettere di guardare.

Quando dicevano a Louis che l'amore perfetto non esisteva, la sua risposta era Harry. Harry, che lo amava follemente dall'università, Harry, che lo conosceva meglio di sé stesso, Harry, che l'avrebbe sposato in un giorno di fine settembre, Harry, che una mattina va a lavoro per una faccenda veloce e non ritorna più a casa loro. Harry, coinvolto in un incidente che lo costringe in un letto per giorni, lo stesso letto che ha cancellato loro due, i loro ricordi, Louis, e tutto quello che c'era di bello nella sua vita. Louis, che per proteggerlo deve sparire, come il fantasma di qualcosa a cui Harry non saprà mai dare un nome. E gli amici li vedono entrambi, ma non li vedono mai insieme: è meglio per Harry, e sul confine della sopravvivenza per Louis. Sempre che ci sia ancora qualcosa di vivo, in lui. Oppure, dove Louis è distrutto e innamorato e fuori controllo, ma è comunque felice che Liam abbia deciso di sposarsi. Solo, non aveva valutato che quello significava organizzare il matrimonio con tutti gli altri, tra cui Harry, che non riesce a staccare gli occhi da quel ragazzo di cui chissà perché non gli avevano mai parlato, ma che è come se conoscesse già.

Louis ha sempre fatto parte di una famiglia strana. Ad essere sinceri, davvero, è Louis stesso ad essere strano: è un medium, e ogni giorno gli succede qualsiasi cosa, tra sussurri, disegni che non capisce, attimi di incoscienza e altri eventi paranormali che gravitano attorno a lui. I suoi coinquilini lo aiutano come possono, ma attorno ad Halloween diventa più difficile: è anche per questo che tutta la famiglia si ritira nelle campagne per una settimana, così da poter ripercorrere gli antichi riti in pace. Il problema si pone quando, da qualche anno, anche i fidanzati sono invitati: quello di Louis ha deciso di tradirlo giusto in tempo, e lui non sa come presentarsi da solo, terrificato dall'umiliazione. L'unica soluzione sembra uno dei suoi coinquilini. Ma perché poi proprio Harry? Oppure, dove Louis ha bisogno di un finto fidanzato per il suo ritiro-di-famiglia-paranormale, pur di avere salva la faccia, ed Harry sa aspettare davvero, davvero tanto.