"Siamo le persone più stupide di sempre" "Sì, lo siamo" Sequel di 'Bully'. Storia scritta da @HanRenJoy, io traduco soltanto.

"Non credo tu sia tanto intelligente dicendomi che mia madre mi odia" dissi alzandomi e raccogliendo il mio libro dal banco. Il mio sguardo fisso in quello di Luke ancora una volta. "Perché questa è una vecchia fottuta novità" ----- Daeyna Larksen non voleva trasferirsi in Australia. Aveva vissuto la sua intera vita a Rockford, Michigan. Ma, nonostante i suoi desideri, è stata obbligata a impacchettare tutto e lasciarsi dietro la città natale e due migliori amici che amava. Forse l'Australia non sarà così male? Sbagliato. Il suo primo giorno di scuola, Daeyna viene individuata da uno dei più popolari bulli della scuola - Luke Hemmings. Non gli ha fatto nulla, allora perché la odia così tanto? Leggete per scoprirlo! ----- Traduzione italiana di 'Bully'. La creatrice della fanfiction è HanRenJoy.

«Mi sono innamorato». Il cuore inizia a battermi impazzito quando riconosco la voce del mio migliore amico. Oh, mio Dio. E se lui capisse che sono io? «Hemmings?» fingo un minimo di incertezza. «Sappiamo tutti benissimo che stai con Nina, non mi hai detto niente di nuovo,» accenno una risata isterica. Devo assolutamente calmarmi. Sospira, «No, io non...» La linea cade, così come il mio cuore, che sento rimbalzarmi sullo stomaco. Luke si è innamorato e ha preferito confidarsi con la tizia del Progetto Anonymous del nostro liceo piuttosto che con la sua migliore amica. Che poi sarei sempre io, ma non importa.

"Certo che ti farò del male. Certo che mi farai del male. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera, significa Accettare il rischio dell'inverno. Farsi presenza, significa Accettare il rischio dell'assenza." -De Saint Exupèry- Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ntQBdBkE7s8&feature=youtu.be ATTENZIONE: SCENE VIOLENTE E LINGUAGGIO SCURRILE

..."Scopa con me di nuovo adesso, o farò in modo che ogni persona qui dentro sappia cosa abbiamo fatto io e te quella sera - è quello che vuoi? - vuoi che dica come ti ho toccata, com'era la tua espressione mentre venivi sotto di me...uhm?" Come è possibile che la mia vita sia stata rovinata da una sola serata? Dopo anni e anni impiegati a lavorare sodo per diventare quello che ho sempre desiderato, non potevo permettergli di far crollare tutto quello che avevo costruito.  "Okay, farò quello che vuoi ma lascia la mia vita così com'è" "Non posso fare promesse, dolcezza" "Sarebbe un ricatto?" "Esattamente"... *questa storia contiene scene esplicite di sesso, leggete solo se siete a vostro agio*

Tutti siamo nati per una ragione. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere in questa vita. Chi più importante, chi meno. Tutti tranne me ovviamente. Non ho uno scopo, non ho speranze, non ho prospettive, cerco soltanto di trascinarmi giorno dopo giorno, ora dopo ora, secondo dopo secondo, in questa tremenda agonia che chiamano vita e di cui faccio parte da 17 anni. Ho sempre faticato per ottenere ciò che volevo, ma alla fine rimanevo sempre a mani vuote. Dicono che sei stato scelto per questa vita perchè sei abbastanza forte per poterla affrontare, eppure io mi sento così debole. La vita mi ha sempre riservato il peggio colpendo non solo me, ma anche le persone a me care. Contro quello che tutti si aspettano non vivo in una città cupa e ombrosa che rispecchi il mio carattere, ma a Sidney. E' una città piena di vita, soleggiata e allegra. Tutti sorridono in ogni occasione, che avranno poi da sorridere non l'ho mai capito. Precisamente abito nella periferia di Sidney, in una villetta. Ho cambiato scuola talmente tante volte che penso me ne restino davvero poche da visitare ormai. Perchè? Perchè la vita è un fottuto schifo, perchè le persone che mi circondano sono un fottuto schifo. Ecco perchè. Tutti si sono sempre creduti migliori di me, e alla fine ho finito per crederci anche io.

«Ashton era biondo, decisamente troppo biondo, soprattutto quando si trovava davanti al sole. Aveva gli occhi verdi, meno dei miei, ma sempre troppo verdi. Vestiva di nero, ma non quel nero che ti spaventa, quel nero che ti rapisce. Aveva le fossette, quelle fossette che avrebbero fatto sorridere chiunque nella giornata peggiore. Infine, Ashton era strano, ma lo ero anch'io, il che mi spaventava da morire. »

"7:15, that's our time."

"Welcome to the chase. Might as well just call it Hell." cover by @Iucifer