"Allora..." la tipa ruppe il silenzio "credo che ci sia stato un errore nel computer e che vi abbia messo nella stessa stanza" spiegó. "Si, okay. Ma lui puó andarsene?" mi guardó disgustata. "Ehm, credo che non sia possibile" fece dispiaciuta. "Le stanze sono state occupate tutte e molto probabilmente dovete, ehm, convivere" continuó. Emily fece una faccia scandalizzata mentre io cercavo in tutti i modi di nascondere il sorriso che stava per comparire sul mio viso. "Mi divertiró quest'anno" commentai. . [i primi capitoli sono delle merde ma giuro che piú continuate a leggere piú migliorano. se copiate vi trovo e vi picchio, bye]

Harry/Louis accenni Niall/Liam, Zayn/Perrie, Michael/Harry | Text!Au seventeen!Harry twentysix! Louis Au dove Harry è un semplice ragazzo di 17 anni, logorroico e pieno di paranoie e Louis, fratello del suo migliore amico, è felicemente fidanzato con Eleanor ma le cose cambieranno quando Liam darà il numero di Louis a Harry. Tra messaggi e maratone Marvel, l'odio potrà trasformarsi in amore?

- Gwen - - Non hai un cognome, Gwen? - - Vorrei non averlo - ••• - Sai solo creare problemi - - Allora lascia che sia il tuo, di problema -

Al Norwest Christian College le cose vanno così: o sei popolare, o non sei nessuno. Ma c'è anche chi, oltre ad essere popolare, è anche misterioso, quasi pericoloso. E nessuno sta vicino al pericolo. Tutti sapevano quello che Luke Hemmings e i suoi amici avevano fatto. Ricordatevi solo una cosa: le scommesse e i segreti hanno delle conseguenze. Dal secondo capitolo: "A me, invece, non sembri un tipo così pericoloso. Forse strano" affermò Avril, senza distogliere l'attenzione dal suo libro. "Due." Si guardò intorno, in cerca di un banco libero. "Due?" "Due." "Cosa significa?" Alzò lo sguardo e lo guardò confusa. "Sinceramente? Nulla. Quando non so cosa rispondere, o quando non voglio rispondere, dico due." Scrollò le spalle, come se fosse la cosa più ovvia e si allontanò. "Questo conferma la mia teoria, Hemmings." Doped!Luke Scene di droga esplicite. Se ne siete sensibili, non aprite.

"Mali, vedremo questi idioti tra poche ore, te ne rendi conto?" le domandai sorridendo. "E passeremo tre mesi insieme a fare cavolate, prenderci per il culo perennemente, guardare film.." "Io, la mia migliore amica e i miei migliori amici in California per tre mesi! Cosa potrei volere di più?" la interruppi. "Nienteee!" mi rispose abbracciandomi dandomi dei colpetti sulla testa con la mano. [...] Cazzarola, mi erano mancati tantissimo. Per tutta la durata degli undici mesi avevo cercato di non pensarci, ma ogni singola volta che chiudevo una chiamata facetime con loro, mi sentivo un buco nello stomaco. Spesso piangevo, ricordandomi quanto fossero lontani. Avevo immaginato migliaia di volte come sarebbe stato vivere a Los Angeles e passare tutti i giorni vedendoli anche solo per un minuto. E adesso stava accadendo sul serio.