rudeassuwu's Reading List
5 stories
L'amore é uguale per tutti by DerryOne
DerryOne
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Erick Casler è un giovane ragazzo. Frequenta il Liceo Musicale, ama la Musica, ma per lui non sarà sempre tutto facile: l'amore lo cambierà in tutto, lo renderà forte in qualche modo. Ah, Erick è Gay. (Mi scuso se i primi capitoli sono orribili, ma era iniziato tutto come un gioco ed ora guardate dove siamo arrivati. Grazie infinite ❤️)
Un bacio tra amore e odio by alicehorrorpanic
alicehorrorpanic
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Attratti come due poli opposti, strafatti nei brutti posti. -questa storia è il disagio, non leggetela- [presto o tardi sarà riscritta]
Io e il Vento. by SaraChiorboli
SaraChiorboli
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Dal capitolo 1: "Sola. Completamente sola. Solo la dolce brezza primaverile le accarezzava i capelli. Tutti quelli che conosceva e che aveva amato l’avevano abbandonata. Era come se fossero andati via, senza ricordarsi di lei. Ed ora voleva solo raggiungerli. Ne era convinta. Se fosse andata a trovarli forse si sarebbe sentita meglio. Avrebbe riabbracciato il suo fratellino, i suoi genitori, il suo Alex. Sapeva anche la strada. Avrebbe usato quella che avevano percorso tutti. Sarebbe passata per il lago. Era la via più sicura. La più veloce." Luna vuole solo farla finita. Non per paura o per depressione come tanti, ma perchè le sembra la cosa più ragionevole da fare. Ma qualcosa, una forza più forte di lei e di tutti noi le impedisce di fare quella scelta. Luna capirà ben presto che dalle perdite più grandi può nascere qualcosa di nuovo e meraviglioso, e che la vita vale molto, troppo per essere gettata via.
A thousand years by AzzurroProfondo
AzzurroProfondo
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Prologo:La brina ricopriva ogni filo d'erba del prato, e il fiato le usciva dalle labbra in nuvolette compatte. Le all stars che indossava erano ormai fradice come pure le calze sotto e oramai iniziava a non sentire più le dita dei piedi. Lentamente si tolse il giubbino, troppo leggero per essere davvero efficace contro quel freddo pungente, e lo posò a terra. Immediatamente un paio d'ali le si dispiegò sulla sua schiena; erano totalmente diafane, tranne che per una leggera linea verdazzurra che correva lungo i bordi, sfumando verso l'interno. Le mosse un paio di volte per sgranchirle, poi si alzò in volo. Il vento gelato le accarezzava il volto mentre saliva, cinque metri, dieci, quindici, venti...finché non iniziò a sentire le goccioline umide delle nuvole sulla faccia; allora prese a muoversi in orizzontale, sempre più velocemente, finché il fiatone non le permise piú di continuare. Allora si lasció cadere, precipitando sempre piú rápidamente fino a fermarsi a pochi centimetri da terra per raddrizzarsi e posarsi leggiadra sul terreno. Raccolse il giubbotto da terra e, raddrizzandosi, fece riaderire le ali alla schiena con una smorfia di dolore quando queste si fusero con la pelle.