«Hai sempre detto di non poter fare niente per il mio cuore, ma poi l'hai fatto innamorare.»

[Simuel] "Sei diventato un veleno, Simó. Poche gocce alla volta... mi stai uccidendo."

Ha provato in tutti i modi a scacciar via le paranoie e le frasi ingarbugliate che gli son ronzate nella testa per ore ed ore, ma ogni tentativo è stato vano poiché davanti ha sempre avuto un solo messaggio ricevuto la sera precedente. Poche parole, punteggiatura definita, in grado di provocare in lui un turbinio frenetico ed intricato di emozioni. Voglio fare l'amore con te.

«Qualsiasi cosa succeda, qualsiasi decisione tu prenda, in qualsiasi modo dovesse evolversi la tua vita io ti aspetterò, fino al mio ultimo giorno, fino al mio ultimo respiro. Che ci sia il sole o la pioggia, fino a quando diventerò polvere e non resterà più nulla di me. Fino a quel momento, continuerò a custodire la tua anima così come ho fatto fino ad oggi perché io sono nato per te e per te e con te morirò.» / Collab w @LilithJow

«Questa è davvero l'ultima volta» attesta Manuel. «Non ci credi manco tu» gli fa presente Simone, accennando una risata. Che in realtà lo spera non sia l'ultima, lo fa sempre, sebbene la propria parte più razionale lo sgrida e gli ricorda che dovrebbe esserlo, l'ultima volta, che dovrebbe sottrarsi da quel circolo vizioso che hanno creato. Eppure, seguendo solamente il cuore, la pancia... No, resta lì. Storia ideata e scritta con @milkov11ch

«A sedici anni ti ho aspettato, in sedici anni ti ho amato e perso, dopo sedici anni e per sedici giorni ti ho ritrovato.» Sotto il cielo stellato Manuel si appropria del modo di dimostrare un ti amo di Simone e pronuncia un ultimo "vengo con te". Da quel momento passano sedici anni, tempo necessario per amarsi e perdersi. Si ritroveranno solo dopo sedici anni per sedici giorni in cui la vita li costringe a camminare di nuovo insieme. Per un giorno che cresce, un anno decresce e il loro destino torna in equilibrio. *Sequel e richiami a scene di "Quello sguardo"* //In copertina il meraviglioso edit di @melindamiyy (twitter)

Sono passati circa dieci anni da quando Manuel Ferro è partito per il Giappone con suo padre. Simone Balestra insegna matematica nel suo vecchio liceo e crede di essere inseguito dai fantasmi.

Tre mesi dopo l'incidente Simone deve fare i conti con la realtà, il costo è di dover reprimere i propri sentimenti. Lui che si era sempre sentito difettoso per l'incapacità di amare, adesso è costretto a smettere pur di essere felice. Manuel però fa fatica ad uscire dalla sua testa perchè ogni volta che gli rivolge "quello sguardo" a Simone esplode il cuore.

Simone e Manuel ispettori di polizia, si sopportano molto poco e si punzecchiano molto spesso.

Manuel pensa che se non avesse fatto trascorrere dieci autunni, forse le cose sarebbero andate diversamente. Se avesse agito alla prima foglia caduta, forse la vita di Simone sarebbe stata migliore e non quell'incubo che ora lo tormenta.