è doloroso tenere il freddo in mano finché non si scioglie, mi spacca la pelle e penetra fin nelle ossa. così blocca la sensazione di prurito.

quando il cervello funziona ad intermittenza e sembra di vivere dentro una menzogna. ma a volte gli spazi vuoti rivelano dei colori diversi da quelli a cui siamo abituati.

tanti "forse" perché nel dubbio che il disturbo possa fare meno male dell'illusione, io ho trovato nel disturbo una fiamma di vita.

le note prendono un aspetto controverso nei miei pensieri e nelle mie parole. non so se ci si potrà costruire un testo abbastanza melodioso, forse sarà fastidioso sia da leggere che da ascoltare, o forse sarà più che altro incomprensibile. però, in fondo, l'animo umano è estremamente complesso, non ci si può fare una canzone.

come una palla che si lancia da sola, rimbalzo nel vuoto, sopporto il dolore del terreno e cerco delle mani che finalmente possano darmi la spinta giusta per volare come merito.

a volte capita che la luna inizi a suonare, non lo dico perché lo sento con le mie orecchie, ma perché lo vedo nella sua luce. vedo che quella luce emette un suono inudibile ed è il suono della calma nella notte, che smuove la marea e si respira nell'atmosfera. il respiro è tutto. è il suono della luna.

è meglio o no conoscere ciò che gli altri ricordano di noi?

adesso... quando.

Ho visitato i miei occhi

incorporea sensazione