𝖒𝖊𝖗𝖗𝖞-𝖌𝖔-𝖗𝖔𝖚𝖓𝖉
il carosello della vita
il tramonto sembra un po' meno immenso, dall'altezza del bastione.
Il primo amore non si scorda mai e non deve essere scordato.
Il suo nome non incide veramente sulla qualità della mia vita, ma voglio comunque ricordarlo con una definizione ben precisa, questo giorno: giovedì.
L'insonnia mi fa recapitare delle lettere a casa. Ha sempre una calligrafia diversa, usa parole e voce e aspetto diversi.
Non lo so. È nata così questa bozza, come un pensiero indefinito che si spezzava di colpo. C'era qualcosa che iniziava a maturare, ma poi si è perso in una profonda oscurità improvvisa. Io non vedevo nulla, non sentivo nulla e non sapevo nulla. Leggo di nuovo le parole, in un tempo lontano e finalmente riesco ad apri...
Lo scorrere incessante della marea non è realmente incessante. Il silenzio bizzarro dell'acqua e la loquacità del vento.
Panchine arrugginite da ricordi sempre più lontani. Nel mentre, l'erba attorno cresce e si secca nuovamente.
Lunedì, alito di morte, distruzione della speranza, aridi terreni che non germogliano alcuna vita. Martedì, soffio di vita, rigenerante esperienza, semplice pace dei sensi.
Quando si cammina su un percorso instabile, capita che basti un soffio di vento per cadere nel vuoto nuovamente, appesi a un filo che ci fa render conto della nostra condizione di incertezza.
Una notte come le altre, non fu altro che una notte identica alle altre. La sua funzione, non fu altro che quella di un misero pozzo in cui sfogare le proprie sofferenze e i propri bisogni mancati. In una notte come le altre, accadeva un evento come tutti gli altri. Un evento qualunque, con una persona qualunque.