La vita è un intreccio di tante emozioni: felicità, gioia, rabbia, paura, disgusto, eccitazione, ammirazione, ansia, noia, calma, confusione, soddisfazione, tristezza. Queste emozioni possono essere positive o negative, e nel corso della vita è impossibile non incontrarle tutte. Qui troverete, a mio dispiacere, principalmente emozioni negative, perché componenti maggiori della vita di poche anime smarrite. Condividere il proprio dolore, a volte, è una benedizione per chi ricevere, e per chi da. Spero vi possano piacere, e farvi magari sentire meno soli. ~ aggiornerò giornalmente ~

poesia

"L'Ogham è stato inventato dal Dio Ogma, protettore dei bardi, dio della scrittura, colui che 'legava' la magia all' oggetto tramite essa. Escogitò questo alfabeto per provare la sua generosità e ingegnosità e perché appartenesse solo ai sapienti druidi." L'Ogham è un sistema di comunicazione scritta che si diffuse in Irlanda dal 5° al 7° secoldo d.c. È chiamato anche "alfabeto Celtico degli alberi" perché le lettere che lo compongono sono associate all'antico nome Gaelico degli alberi. Non se ne conosce con certezza l'utilizzo: si pensa fosse un sistema antico per contare, altre teorie invece lo descrivono come un linguaggio segreto dei druidi. Oltre che mezzo di scrittura attualmente è utilizzato come metodo divinatorio. Descriverò ogni singola lettera soffermandomi non solo sull'aspetto magico/divinatorio. Tratterò della relazione tra quest'ultimo e le caratteristiche delle piante, gli utilizzi e le leggende, ponendo molta attenzione al rapporto con la religione celtica/druidica. Infine spiegherò come creare il proprio Ogham, da utilizzare per i vari scopi. Tutto il materiale è prodotto da me, dalle foto ai testi. Ho utilizzato alcuni libri e articoli sul druidismo come riferimenti, traducendone anche qualcuno inglese; nulla di quello di cui parlo è inventato ma segue precise fonti storiche/culturali. Spero lo troviate interessante!

DAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di assenza della sua compagna di stanza. Ma quando quest'ultima torna Jennifer, se vuole continuare gli studi, è costretta a tornare nel dormitorio maschile. SEQUEL DI "QUEL COINQUILINO SNERVANTE"

Questa storia nasce con l'idea di essere una trilogia piuttosto lunga e complessa e questo dovrebbe essere quindi il primo "libro". Ovviamente se mi tirerete troppi pomodori dietro mi fermerò... promesso! La storia includerà molti personaggi e si ispirerà prevalentemente alla mitologia nordica, ma ci sarà qualcosa anche preso dall'Universo Marvel, prevalentemente dai film, visto che dei fumetti non so molto avendoli letti poco. La storia inizia infatti partendo dalla fine di The Avengers, con Loki imprigionato nelle segrete di Asgard per i crimini commessi sulla Terra, da qui però la trama prenderà una strada tutta sua e non terrà conto degli eventi di Thor 2. Visto che mi piacerebbe che il tutto sia comprensibile anche a chi non conosce molto il mondo di Thor e la mitologia norrena, almeno all'inizio cercherò di essere piuttosto esaustiva, per cui non prendetevela se troverete qualche descrizione di troppo o magari che risulta scontata per chi conosce questo fandom, ma è per far sì che la mia storia sia di facile comprensione anche a chi non conosce l'argomento! Avverto che i contenuti saranno molto forti, sia in termini di violenza che di riferimenti sessuali. Se la storia vi piace (o anche se non vi piace!) sarei contenta che me lo comunicaste in qualche modo. Se non vi va di dare voti o lasciare commenti pubblici (per vostri misteriosi motivi, ma ho tristemente notato che qui il funzionamento delle preferenze funziona molto ad "amicizie"...), scrivetemi anche in privato! Non importa, basta che mi fate sapere cosa ne pensate, perchè mi serve moltissimo avere un feedback di quello che scrivo. Ho sempre la convinzione di scrivere una marea di tavanate e riceverne la conferma se non altro potrebbe aiutarmi a migliorare dove posso! Grazie mille in anticipo!

A volte gli umani non hanno bisogno degli Angeli per salvare il mondo dal male, ma forse di un demone si...

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

I confini tra i loro mondi si stanno indebolendo grazie a un nuovo pericolo oscuro che incombe. I personaggi che abbiamo visto solo in libri, film, serie tv, fumetti, e che credevamo solo frutto della fantasia si rivelano più veri che mai, e ora dovranno combattere uniti e sconfiggere tutte le loro paure, perché il pericolo più grande di sempre è alto sulle loro vite. La paura è la chiave. {Spero vi piaccia questa storia, lasciate una stellina e un commento se vi va, ogni vostro commento può aiutarmi a migliorare e a scrivere una fanfiction che vi lascerà soddisfatti. :) }

Vide un viso graffiato, ferito. Degli occhi iniettati di sangue. Un corpo che si fletteva. Che si arrendeva al dolore. Disse qualcosa di appena udibile. Un sussurro. Un nome. «Stiles»