Emma_BTSARMY
Amagi ha diciassette anni e un cuore che la sta lentamente uccidendo. Non un cuore spezzato per amore, ma uno malato, letteralmente. Un cancro raro, silenzioso, inoperabile. I medici le hanno dato una condanna: tre mesi di vita. Novanta giorni per respirare. Novanta giorni per sentire. Novanta giorni prima del buio.
Decide allora di lasciare tutto - la sua famiglia, i ricordi, la paura - e parte per l'America, convinta che lì potrà almeno sperare in una cura. Ma anche lì la medicina si arrende. È tardi. Non resta che aspettare la fine.
Per nascondersi dalla morte, Amagi si iscrive a una scuola americana. È lì che incontra Kael, un ragazzo con il buio negli occhi e le mani macchiate da colpe che non vuole confessare. È freddo, crudele con le parole, allergico ai legami. Ma Amagi lo sceglie. Proprio lui. Perché sotto la sua pelle gelida, lei vede qualcosa che assomiglia al suo stesso dolore.
Kael però la respinge, la ignora. Per lui, legarsi significa affondare. E lei è già destinata a morire.
Disperata, Amagi scrive una lettera anonima. Non firma il suo nome, ma racconta tutto: la malattia, il conto alla rovescia, la paura. La lascia nel suo armadietto. Sperando. Pregando.
Kael legge. E qualcosa in lui si spezza.
Lentamente, con rabbia e riluttanza, Kael inizia ad avvicinarsi. Ma non per salvarla - lui non crede nella salvezza. Lo fa per distruggerla meno di quanto lei sia già distrutta. Eppure, tra il veleno e la tenerezza, nasce qualcosa di strano. Malato. Intenso. Vero.
Nei novanta giorni che restano, Kael decide di consumarla. Di farle vivere l'amore in tutta la sua oscurità: crudo, disperato, senza filtri. Si appartengono, ma il tempo li odia. E Amagi gli nasconde ancora un'ultima verità: è stata lei a scrivere quella lettera. È stata lei a manipolare il destino.
Solo dopo che lei morirà, Kael scoprirà la verità. E il dolore lo farà a pezzi. Perché lei lo ha amato davvero. E lui l'ha capito troppo tardi.