Mirò con attenzione, mentre il senatore finiva la sua arringa, aprendo le braccia con fare teatrale. Premette il grilletto. La testa di Elphas esplose, mentre il corpo rimaneva in piedi, come se tenuto sù da una mano invisibile, per poi afflosciarsi a terra. Gli spettatori rimasero allibiti e dopo qualche secondo di silenzio, scoppiò il caos. Il cecchino si rialzò con tutta calma, mentre iniziavano ad accendersi le sirene della polizia. Il fucile gli scomparve dalle mani come gli era apparso, trasformandosi in oscurità. Si voltò e si incamminò. Aveva compiuto il suo lavoro

Senza riflettere, alzò gli occhi su quelli di Nico. Gli occhi neri come la notte del ragazzo mandavano lampi e scintille, scrutandola in un modo che pareva in grado di perforarle l'anima. Selena si sentì nuda di fronte a quello sguardo intenso, così simile a quello che le aveva rivolto la prima sera del suo arrivo al campo. Eppure, notava che c'era anche qualcosa di diverso. Oltre a tutta la rabbia, il rancore e l'odio che lampeggiavano nelle iridi del ragazzo, le sembrò, anche se solo per poco tempo, di intravedere qualcos'altro. Curiosità, forse. Curiosità per quella figlia di Afrodite che diceva di essere simile a lui.

"Impugnò con due mani la spada della sfidante e si preparò ad ucciderla, ma qualcosa lo fece esitare. Fissò la ragazza negli occhi, occhi che lo fissavano tristi, poi spostò lo sguardo verso il ragazzo, ancora a terra, che tentava di strisciare per arrivare ad aiutare la sua compagna. Perché continuava ad aspettare? Forse perché in cuor suo sapeva che, uccidendo quei due mezzosangue, non sarebbe più stato lo stesso. Sarebbe diventato un assassino." Prima storia scritta quando non avevo niente da fare e volevo sperimentare la mia abilità nella scrittura. Spero vi possa anche solo interessare.