Infinity War / Endgame what if... ~Thorki come brotp~ 14.000.605 possibili realtà. 14.000.604 realtà in cui tu sei morto e io ho perso. Una realtà in cui tu sei morto e io ho vinto. ...Ma come sarebbe, se le realtà a disposizione fossero 14.000.606? ~What if Loki non fosse morto~ ☆Don't copy!☆

«Ogni volta che lasciavo Asgard, ne sentivo la mancanza. Ora non esiste più un posto dove tornare. Non esiste più casa.» Quando Thor riprese, Loki alzò gli occhi al soffitto. «Oh, malinconia! Che gloriosa fine per un'intensa giornata di combattimenti.» Prese alla cieca una delle bottigliette rimaste e la versò tutta nel bicchiere. «Ma prego, continua.» Comunicare apertamente non è mai stato il loro forte, ma quando il Dio del Tuono e quello degli Inganni si trovano soli, dopo aver distrutto il mondo in cui sono cresciuti, le parole sembrano assumere dei nuovi significati. Oltre i silenzi, oltre le menzogne, oltre le differenze. Soltanto loro due. [Post Thor - Ragnarok]

Inghilterra. 1811. In una calda e afosa estate di luglio, Lord George Gordon Byron, acclamato poeta inglese, popolare per il suo genio, eccessi e dissolutezze, conosce un giovane e umile uomo, lo stalliere Luke Ivory che, giorno dopo giorno, in una mistura di conflitto e attrazione, diventerà suo amante prediletto e uno degli uomini più importanti della sua vita. Questo il film che Tom Hiddleston e Chris Hemsworth accettano di girare a scatola chiusa, non sapendo neppure di lavorare insieme e incontrandosi il primo giorno di riprese, dopo un anno di distanza e silenzio. Come Byron e Ivory inizieranno a scoprirsi, travolti da qualcosa di sconvolgente e incontrollabile, così i due attori inizieranno un viaggio apparentemente senza meta, tra finzione e realtà, che li condurrà dove mai si sarebbero aspettati di arrivare.

Passo uno: impara le regole. Passo due: studia gli avversari. Passo tre: gioca. Passo quattro: infrangi le regole. Passo cinque: arrenditi. Ora, tuttavia, toccava a Thor muoversi e il Dio dell'Inganno non si sorprese nel vederlo avanzare fino a sé. Si guardarono in silenzio per un momento, entrambi con un calice pieno nella mano. Dei sorrisi aleggiavano sulle loro labbra. Aspettativa, agitazione, curiosità, eccitazione. «Bacia o uccidi, fratello,» enfatizzò allora Loki, allargando le braccia sui lati per esporsi alla sua decisione. «Tocca a te.» [Prequel di "More Than A Word"]

Tutte le cose perdute e non volute finiscono, presto o tardi, su Sakaar, il regno dell'assurdo. Anch'egli, ' cosa perduta e non voluta' in un lontano tempo senza memoria, a Loki, il favorito del Grand Master, sovrano di quel mondo, è affidato un compito delicato e rischioso: sedurre il nuovo arrivato, il valoroso e schivo guerriero dai lunghi capelli biondi e dagli occhi color del mare per renderlo il Contendente perfetto per il letale Torneo dei Campioni. Ma quando i due s'incontreranno, Loki troverà un uomo che lo sconvolgerà fin nel profondo e niente andrà più come sarebbe dovuto andare.

«Quello che ho davanti, non è mio fratello,» Thor riprende, il respiro più rapido. «Sono venuto a cercare lui. È con lui che voglio parlare.» Loki soffia una risatina, avanzando di un passo, le mani unite dietro la schiena in un portamento altero e distaccato. «Sei venuto qui solo per marcire in questa cella.» Ancora un sorriso tirato, la voce è un sibilo che sembra strisciare tra le rocce. «E marcirai, Dio del Tuono. Senza un regno, senza un popolo, senza un trono. Col fantasma della menzogna di tuo padre a farti da compagno. Solo questo puoi avere. Tu non hai un fratello. Non l'hai mai avuto.»

Asgard e Jötunheimr, il Regno degli Dei e il Regno dei Giganti di Ghiaccio. Acerrimi nemici da sempre, ora, per il volere di Odino e dietro l'astuto consiglio di suo figlio Loki, sono i due Mondi dell'Yggdrasil a garantire la pace nel Cosmo. Per far questo è stato necessario realizzare una profezia e con essa un enorme sacrificio, "un dono per un dono", gente di Asgard per degli Jötun, ostaggi chiamati 'ospiti' e rinchiusi nel Castello Blu sopra la scogliera. E mentre il tempo scorre in equilibri precari e in una quiete fittizia, i figli di Odino, Thor e Loki, avanzano nei giorni delle loro vite, nelle loro opposte nature, tra conflitti e ambizioni, vicinanza e distacchi, in un continuo cercarsi sulla soglia di un legame fatto di odio e di amore.

«Avanti, dillo, fratello. È così facile da dire, dall'alto della tua perfetta magnificenza.» Fu poco più di un sibilo, ma Loki riuscì a vedere l'ira del Dio del Tuono compromessa da un sospiro. «Non ricominciare! Volevo solo capire.» «Volevi solo giudicarmi!» Si portò davanti a lui, l'eco del suo grido che ancora echeggiava nella stanza, nelle sue orecchie, nello spazio in cui aveva dato al cuore il permesso di battere nell'illusione che qualcosa fosse cambiato. «Thor l'eroe che si butta nell'arena per ottenere la libertà combattendo! E io sono solo il serpente che ottiene ciò che vuole strisciando sul pavimento... o in un letto.» Thor ha avuto un po' troppo tempo per pensare a quanto è accaduto su Sakaar prima del suo arrivo. [Post Thor - Ragnarok. Sequel di "More Than a Word"]