[Solangelo] Una fanfiction un po' più lunga di una one-shot, ma i capitoli sono comunque brevi | Nico Di Angelo non aveva mai avuto soprannomi. Non prima di Will Solace. Con lui erano arrivati un sacco di nomignoli, che gli piacessero o meno. Ma erano sicuramente tutti unici | Nei capitoli Cucciolo e Piccolo i rating sono rispettivamente giallo e arancione, ma non c'è nulla di esplicito, sono solo per precauzione.

E alla fine San Valantino è arrivato anche al Campo, per disgrazia di Nico Di Angelo. Tuttavia, quando Will lo convince a unirsi alla festa organizzata da Jason e Percy, il figlio di Ade non immagina certo di assistere alle dimostrazioni di megalomania di un figlio di Giove orbo quanto un coniglio con una carota infilzata in un occhio, né tantomeno ad una conferenza su come essere figli di Poseidone ti renda automaticamente un lontano cugino di Nemo.

《Nico. Nico scusa.》 《Lo giuro. Ora vengo lì e ti ammazzo di baci. Non me ne fotte un cazzo se non mi vuoi.》 《PERCHÉ LO HAI FATTO! COME HAI POTUTO LASCIARMI COSÌ!》 《Tu non hai idea del nulla che sono senza di te》 Nico è scomparso in seguito a una litigata con Will e non di fa più sentire. Ecco i messaggi che gli manda ogni giorno nella segreteria di iride. 1 voglio le tue scuse 2 è colpa mia. Mi manchi 3 ti ricordi quando? 4 arrivo a prenderti 5 Nico

questa storia sará una specie di umoristico... Anche se alcuni capitoli nn avranno senso... Spero che vi piaccia❤️

Mio padre, Apollo, era un dottore. Ammiravo il suo lavoro e, perciò, ho voluto seguire le sue orme dalla più tenera età. Ogni giorno tornava e mi raccontava le sue esperienze in ospedale, mi insegnava il nome degli organi, come trattare i pazienti camuffandolo come gioco. Un giorno, quando avevo dieci anni, gli chiesi di raccontarmi una sua giornata in ospedale. Lui mi fece sedere sulle sue ginocchia, come faceva sempre, poi mi guardò con aria abbattuta e disse: «Sai, fare il dottore non è sempre bello come credi, Willy.» mi abbracciò leggermente più forte, continuando «Pochi mesi dopo che tu nascessi, stavo aiutando un'altra mamma ad avere un secondo figlio. La avevano già avvertita che, per via della sua salute decadente, c'erano alte probabilità che sarebbe morta. Ma lei non li ascoltò, era coraggiosa. Ma il coraggio non fermò chiunque fosse lassù, a prendere la sua vita. Aveva dato la sua vita in cambio di quella del figlio» A quelle parole il piccolo me ebbe un fremito. Il tanto desiderato mestiere che ammiravo da lontano, quel giorno, cambiò ai miei occhi. Capii che i dottori non potevano curare tutti, che non potevano salvare tutti. Ma quel giorno feci anche una promessa a me stesso. Sarei diventato un dottore e avrei salvato chiunque ne avesse bisogno. Non avrei lasciato nessuno indietro. [Completata]

Una piccola Drarry natalizia...

Nico si sentiva solo. Anche se dopo la sconfitta di Gea aveva trovato degli amici, come Reyna, Jason, ovviamente Hazel e gli altri... me loro erano lontani e lui si sentiva lo stesso come prima. Gli altri ragazzi si allenavano, parlavano e facevano gli scemi tra loro. Ma Nico? Era come al solito nell'ombra. Lontano dagli altri. Ma poi successe qualcosa. Un qualcosa di nome Will Solace. ~Completa~

Sequel di "E io rimango qui per te❤️ (solangelo)." Will e Nico stanno insieme da circa sei mesi e tutto sembra essere perfetto. L'amore che li unisce sembra essere indistruttibile e Nico non ha mai dubitato neanche per un attimo che sarà sempre così, almeno fino a quando al Campo Mezzosangue non si presenta un ragazzo appartenente al passato del bel figlio di Apollo... Riuscirà l'amore tra il figlio di Ade e Will a trionfare? Eventuali immagini sono state trovate su internet. COPERTINA DI @per_le_calze_di_zeu

Gea è stata sconfitta e il nostro Nico è costretto a stare in infermeria per tre lunghi giorni. Non voglio scrivere altro, leggete la storia e saprete di cosa si tratta u.u

(...) Nico rimboccò le coperte del letto, lisciandole con una mano e togliendo i residui di briciole da esse. Scosse leggermente la testa, divertito, e, quando alzò il capo, notò la piccola Victoria osservarlo dall'entrata della camera. Entrò con passo titubante e andò dall'altra parte del letto, così che Nico se la ritrovò praticamente di fronte. "Lo sai che il tuo papà mangia a letto? Ho trovato non so quante briciole di biscotti tra le lenzuola" ridacchiò Nico, sperando di strapparle un lieve sorriso. La piccola posò una mano sull'altra metà del letto, accarezzandola piano. "Sai, qui è dove dormiva papi" mormorò lei a voce bassa. Il ragazzo trattenne il respiro e spalancò gli occhi: aveva parlato! Dopo settimane di mutismo ecco che la sua vocina aveva spezzato il silenzio. La vide salire sul letto appena fatto e raggomitolarsi contro il cuscino. Oh, al diavolo il letto! Si sedette a sua volta, ma non osò toccarla "Perché è andato via?" (...) QUESTA STORIA E' ISPIRATA AL FILM "UNA MOGLIE PER PAPA'"