Diciannove anni sono tanti, forse troppi. Dicono che l'amore non ha età, che l'amore salva le persone. Sarà vero? Abigail Burci, figlia di Sascha, per lui, per Salvatore è cambiata ma a lui importa davvero di lei? Abbiamo tutti bisogno di qualcuno che abbia bisogno di noi. Qualcuno che ti faccia sentire importante, abbiamo tutti un irrefrenato bisogno di amare e di essere amati ma, spesso, questo bisogno diventa così grande e incontrollabile da portarci ad ammalarci della persona sbagliata. Diventiamo dipendenti da qualcuno che ci farà solo più male di quanto già ce ne stessimo facendo da soli. Forse era proprio questo l'errore che stava facendo Abigail e, sicuramente, non se ne sarebbe accorta finché non sarebbe stato troppo tardi. •Sequel di Beside you•

"Aveva spezzato il mio cuore in mille pezzi e per quanto provassi a riaggiustarlo sapevo che non sarebbe stato possibile: lui aveva il pezzo principale e lo teneva con se nonostante tutto."

La prima impressione che aveva avuto di lui era che fosse triste. Salvatore non stava bene, suo padre lo picchiava, aveva smesso di parlare. Sharon, lei lo stava lentamente salvando dandogli una via uscita da quel tunnel oscuro che, a lui, sembrava infinito.

Vivere e sopravvivere. C'è una bella differenza fra queste due parole, eppure sembrano così simili, forse è proprio questa la cosa più affascinante. Due cose, all'apparenza quasi identiche, se analizzate nel profondo hanno differenze abissali. Era questa la differenza fra me e i miei coetanei. Loro vivevano, io sopravvivevo. Vivo, anzi sopravvivo, su una sedia a rotelle, ma questo non è nemmeno il problema più grave, dopo anni ci ho fatto l''abitudine. Il vero problema sono gli altri, mi guardano e mi trattano come se fossi un mostro, come se avessi qualche malattia contagiosa e temessero di venire contagiati. Mi evitano e mi insultano rendendo la mia vita un inferno. I miei genitori hanno cambiato vari paesi, scuole, tutto per permettermi di avere una vita il più normale possibile. Non è servito. Ogni volta le cose non cambiavano. Ho iniziato a pensare che questo fosse un problema delle persone che vivono, loro si fermano alle apparenze, non gli importa cosa sei o non sei. Hai qualche difetto fisico? Sei escluso. Sei brutto? Sei escluso. Sei debole? Sei escluso. Sei triste? Sei escluso. Sei sfigato? Sei escluso. Sei uguale a tutti gli altri con un fisico scheletrico e ripeti ritmicamente sempre le stesse parole per essere definito figo? Hey, mi stai simpatico, usciamo insieme dai. ---

Sequel di "Nineteen" Si pensa che, con la morte, si inizi automaticamente ad essere felici, a stare bene, dopotutto non si hanno più preoccupazioni, non c'è nulla che potrebbe crearti problemi: tanto sei morto. Si parla spesso di paradiso e inferno, chissà dov'era Salvatore, Aurora se lo chiedeva spesso. Magari era solo in un buco nero, immerso nel vuoto. Forse non era nulla, probabilmente la credenza dell'anima che si allontana dal corpo è solo un'enorme cazzata.