_rub_ino_
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Gli One Direction sono in crisi.
Sì, ancora.
Come se anni di urla, tour, addii, e capelli sbagliati non fossero bastati.
Questa volta però il problema ha un nome: Harry.
O meglio, la sua brillante idea di prendersi una "piccola pausa" di diciassette mesi. Diciassette. Non uno, non due. Diciassette.
Louis, ovviamente, è nel panico. Il suo cervello corre più veloce delle battute che non dice, e la paura lo riduce alle condizioni che ha Niall dopo aver mangiato.
Per lui, pausa è sinonimo di fine. O peggio: di silenzio. E Louis odia il silenzio quasi quanto ama complicarsi la vita.
Liam, invece, non ha nessuna intenzione di lasciare la band.
Non perché stia così bene, sia chiaro, anche lui ha le sue crepe. Ma Liam è il tipo che resta. Resta anche se la casa brucia, anche se il divano è a pezzi.
Liam resta. Perché ha ancora accanto i suoi tre migliori amici. E questo, a quanto pare, è abbastanza.
Niall non prende posizione.
Ma lo vedi che ci sta male.
Si rifugia nella sua chitarra, come al solito. Non dice "sì", non dice "no", dice: "Fatelo, se è la scelta giusta".
Ma poi abbassa lo sguardo e pizzica le corde un po' più forte del necessario.
E Zayn?
Zayn non c'è.
Non c'è da un anno.
E questo - anche se nessuno lo ammette apertamente- è probabilmente il vero motivo per cui Harry vuole fermarsi.
Per cui tutto è andato a rotoli.
Perché il vuoto lasciato da Zayn è un buco nero in mezzo al palco, che nessuna scenografia riesce a coprire.
Quindi, eccoli qui: Quattro.
Un Quattro che finge di bastarsi.
Un Quattro che ha parole non dette, sguardi evitati.
Louis ed Harry hanno segreti in sospeso da svelare e Liam e Zayn non sanno che si sono mancati tanto quanto alla luna manca il suo sole.
E Niall... Niall tiene tutto in piedi. Suona, sorride, finge che non gli stia crollando il mondo addosso.
Perché qualcuno deve farlo, no?
Riusciranno mai a ritornare quelli che erano?
Oppure si stanno solo illudendo che esista un "essere" a cui tornare?