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Ad un certo punto della vita, sembra quasi che il mondo si diverta a ostacolarti.
È esattamente ciò che pensa Isabelle.
Orlando, la città dove è nata e cresciuta, ormai non le assomiglia più. Le strade sembrano troppo strette, le giornate troppo prevedibili, e tutto quello che un tempo era casa ora ha il sapore di qualcosa che non le appartiene.
Così, quando le si presenta l'opportunità di trasferirsi a Los Angeles per iniziare l'università, Isa non ci pensa due volte: fa le valigie e parte.
Al suo arrivo ad attenderla ci sono la zia Nora e il cugino William che non vede dall'estate in cui era stata in vacanza lì per l'ultima volta, esattamente tre anni prima.
Trasferirsi in un posto nuovo comporta inevitabilmente dei cambiamenti. Alcuni sono semplici da affrontare. Altri, invece, sembrano volerle stravolgere ogni certezza e farle capire che anche nei luoghi in cui ci si sente estranei, si può imparare a rinascere.
Sempre se si ha il coraggio di affrontare la verità, e se si è pronti ad aprire il cuore...
In seguito ad un incontro casuale, fugace, con un ragazzo sconosciuto, Isabelle riceve ogni giorno un fiore diverso, ognuno con un significato preciso.
Alexander, il capitano della squadra di basket, è il tipico golden boy: affascinante, educato, brillante, il ragazzo che ogni madre sogna per sua figlia.
Ma come si dice... nessuno è perfetto. E di certo nemmeno lui lo è.
Lui e Isa si conoscono già, per motivi che entrambi vorrebbero non ricordare, ma presto scopriranno che nessuno può sfuggire al proprio destino e che loro ne saranno la prova lampante.