Buhr si fece avanti, mettendosi faccia a faccia col giovane. Era arrivato il momento della domanda più importante del rito. "Qual è il tuo nome, soldato?" gli domandò, mentre Tarl e Nives osservavano l'amico aspettando che, finalmente, questi si liberasse dal suo più grande peso; avrebbe dato il via a un nuovo capitolo della sua vita. Il ragazzo respirò profondamente, chiuse gli occhi e rispose: "Hanny, signore. Hanny Berk."

Invenzioni o meno, quella rimaneva pur sempre Timeless: la prigione dove il tempo, sin dalla sua fondazione, aveva cessato di esistere. I ragazzi si guardarono negli occhi: sapevano che quella non sarebbe stata una semplice missione. Una goccia di sudore si fece strada per tutto il lato sinistro del viso di Hanny, partendo dalla fronte fino ad arrivare sotto al mento, per poi traballare e precipitare. -Andiamo. - fece il custode del Sydrion, indicando ai compagni di seguirlo.