Nel 3125, il mondo è un luogo di straordinari contrasti e complessità. Un millennio fa, un asteroide massiccio sfiorò la Terra, evitando una collisione fatale ma scatenando una serie di eventi catastrofici. Le maree impetuose e le scosse telluriche trasformarono il pianeta, creando due enormi continenti: Orania e Eurynor. Nevaris, la città principale di Eurynor, è un avamposto di avanzata tecnologia, ma è oppressa da un controllo spietato. Governata da un Consiglio implacabile, ogni aspetto della vita cittadina è monitorato e regolato dai suoi vigilanti. La libertà di movimento è un lusso sconosciuto: le barriere intorno a Nevaris impediscono qualsiasi contatto con l'esterno. Dall'altra parte dell'oceano, su Orania, si trova Darkyria, una città di cui si sa poco, avvolta da un velo di mistero e sospetto. A differenza di Nevaris, Darkyria è tecnologicamente arretrata, ma la sua fama di luogo pericoloso e sconosciuto affascina e inquieta allo stesso tempo. In questo fragile equilibrio, qualcosa si sta preparando a scuotere le fondamenta del mondo. Un'ombra di cambiamento si staglia all'orizzonte, destinata a stravolgere ogni certezza. una leggenda è pronta a sconvolgere la realtà, il Dissolutore è un'entità che arriverà presto in città.

Londra, anno 1851. Elaine, rampolla della famiglia Dietrich, riesce a unirsi in matrimonio al Conte di Lancashire; un uomo enigmatico quanto affascinante, ma dal freddo e distaccato atteggiamento. La meravigliosa vita che la giovane Contessa da quell'unione immagina si rivela lentamente un incubo, dettato dall'ossessione e dalla mancanza di empatia del marito, che le impone una vita al limite della clausura. Solo un malore porterà lo sposo a valutare l'idea di lasciarle uno spiraglio di libertà, ma nessuno dei due sarà a conoscenza che, da quel momento, gli ingranaggi di una vendetta d'orgoglio prenderanno a muoversi lentamente, andando a creare una spaccatura sempre più grande tra i due e lasciando che la porta della gabbia immaginaria di Elaine si apra per poter raggiungere una libertà che non ha mai avuto.